“Scontro a fuoco con le armi”, ma è solo un gioco: 20 denunce per procurato allarme

(da comunicato dei Carabinieri) “Giochi di guerra” si concludono con 20 denunce. Alle 12.30 di ieri i militari della stazione Carabinieri di Fara Sabina sono intervenuti su richiesta di alcuni passanti e di cittadini del posto, che avevano chiamato la centrale operativa della compagnia di Poggio Mirteto, perché in un terreno campestre a ridosso dell’abitato c’erano persone armate.

Gli operanti, con immediatezza ed attenzione, sono giunti in via Regina Elena all’ex comprensorio della Croce Rossa italiana di proprietà del Ministero dell’Interno e hanno accertato fortunatamente, e da subito, la presenza di alcune persone intente a simulare uno scontro a fuoco con repliche di armi da softair, circostanza immediatamente compresa dagli operanti in quanto dall’armamento fuoriuscivano dei pallini e non vi era alcuna deflagrazione tipica delle vere armi da fuoco.

Interrotto il gioco, all’interno dell’area sono stati bloccati ed identificati 20 soggetti, due dei quali di nazionalità straniera, alcuni con pregiudizi penali. Inoltre, è stato accertato che nessuna richiesta di autorizzazione o comunicazione su tale utilizzo dell’area demaniale era stata prodotta alle autorità di pubblica sicurezza. Durante l’attività, proseguita all’interno della caserma Carabinieri di Fara sono state catalogate 23 armi lunghe e 9 pistole, fedeli repliche di quelle originali. Tutti i soggetti sono deferiti in stato di libertà dai Carabinieri di Fara alla Procura della Repubblica di Rieti per i reati di concorso in procurato allarme presso l’autorità ed invasione abusiva di terreni.

Foto: Carabinieri Rieti ©

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