Gioventù Comunista: “Velate minacce al Classico, se non pagano il contributo niente gita”

La federazione reatina del Fronte della Gioventù Comunista, congiuntamente a quella del Partito Comunista, in una nota inviata alla stampa locale, esprimono “profonda preoccupazione per le condizioni in cui versano le scuole della nostra città sia a livello infrastrutturale sia per quanto riguarda l’offerta formativa. Vorremo porre all’attenzione dei cittadini, degli studenti e delle loro famiglie un paio di esempi che sono l’emblema dello stato in cui versa la scuola reatina”.
“Al Liceo Classico Marco Terenzio Varrone – scrive il Fronte della Gioventù Comunista e il Partito Comunista con riferimento all’occupazione della scuola (leggi: Classico occupato / leggi: la replica della preside Stefania Santarelli) – è imposto alle famiglie un contributo ‘volontario’ che in realtà è obbligatorio; gli studenti sono costretti a pagare una certa somma di denaro alla scuola altrimenti rischiano di non avere un bagaglio formativo del tutto completo: coloro che non vogliono pagare tale contributo o semplicemente non sono nelle condizioni di farlo, subiscono velate minacce di non partecipare a gite, viaggi d’istruzione, laboratori e altri ampliamenti dell’offerta formativa”.
“È notizia di pochi giorni fa – continua il comunicato stampa – quanto successo all’Istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli dove la succursale di palazzo Sacchetti Sassetti è stata resa inagibile dalla caduta di un contro-soffitto insieme al quale è caduta anche la fiducia che gli studenti ripongono nella propria scuola; da tempo gli iscritti del pedagogico combattono attraverso scioperi ed altre forme di protesta per avere un’unica sede e non essere divisi tra gli istituti della città. Le scuole di Rieti, negli anni, hanno subito un progressivo peggioramento anche a causa delle politiche governative degli ultimi decenni, fatte di continui tagli all’istruzione, che stanno contribuendo alla nascita di una vera e propria scuola di classe dove i più ricchi potranno avere l’istruzione migliore mentre i più poveri verranno continuamente penalizzati. Auspichiamo che gli studenti aprano gli occhi e aderiscano alle iniziative ed alle battaglie che il Fronte della Gioventù Comunista porta avanti da anni per combattere questo modello di istruzione ingiusto e classista e garantire a tutti un’adeguata e sicura formazione culturale”.
Foto (archivio): RietiLife ©
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