Rieti, ecco cosa ti manca: un terzino sinistro, un mediano e una punta esperta

(ch.di.) Sfortuna e mancanza di pedine alcuni ruoli. In questo mix c’è una delle motivazioni della sconfitta del Rieti con il Matera martedì sera nella prima di campionato (2-0). Chéu in alcune posizioni ha dovuto fare di necessità virtù per le assenze o le indisponibilità, alle prese anche con quelle lacune che vengono segnalate da più tempo. E che ieri si sono fatte più evidenti: questa squadra, per raggiungere a pieno titolo la salvezza, necessita di un terzino sinistro – anche alla luce degli infortuni – di un mediano di ruolo e di una punta. Pedine, possibilmente, con un borsino di presenze in C tale da rendere i calciatori dei “senatori“. Questo non vuol dire giocatori “a fine carriera“, ma over 30 di qualità, come quelli più volte agganciati, citati e mai arrivati. Certo, c’è da scontrarsi con la realtà: il mercato è chiuso e disponibili ci sono gli svincolati (da valutare bene). E poi c’è un progetto, quello del club, che punta tutto sui giovani e che non vuole snaturarsi. Ma facendo un rapido conto e sulla scorta dell’ultima gara, abbiamo comunque voluto stilare una lista della spesa per questo Rieti, forse una fotocopia di quella che il diesse Mpasinkatu ha nel suo taccuino.

DIFESA – In difesa Chéu è stato sfortunato in questa vigilia, ma una pedina manca, in particolare sull’esterno. Sandro Costa (centrale come Gigli e Pepe, quest’ultimo protagonista in negativo sul primo gol) si è infortunato nell’amichevole con l’Artena e non è disponibile per questo avvio di campionato, col rischio di doversi operare e restare fuori diversi turni. Anche Papangelis a Matera non c’era e, di fatto, sull’esterno di sinistra Chéu ha dovuto far giocare Lukinga (che non ha sfigurato, confezionando anche l’assist per il gol poi annullato a Todorov), un ex Brugge che nasce come mediano. Caparros non è partito, ma è il sostituto di una certezza come il terzino destro Dabo (come Gualtieri, ’98). Dunque serve un esterno basso di sinistra al tecnico portoghese, che possa giocarsela con Papangelis e dare alternative.

CENTROCAMPO – Risulta difficile capire perché col Matera non abbia giocato da subito Palma (poi subentrato, prestazione sufficiente), centrocampista centrale. Chéu ha affidato le chiavi del centrocampo a Gallifuoco (è un jolly, difensore centrale, mediano e pure terzino destro) ma l’italo-australiano forse ha subito l’emotività di un nuovo posizionamento rispetto alle amichevoli e, ovviamente, della prima uscita di campionato in Italia, davanti a un bel pubblico come quello materano. Diarra (è tra i più “anziani” insieme a Dabo, Chastre e Kean, tutti ’93) non ha fatto male e neanche Maistro (bel triangolo con Cericola e un tentativo dalla distanza). Quel che forse manca al Rieti è un mediano di ruolo, un senatore che rientri nei canoni del progetto del Rieti (al massimo un 32-33-enne), come alcuni di cui si era fatto il nome ad agosto, che prenda per mano la squadra, si relazioni con l’arbitro e tenga le fila del gioco amarantoceleste. Con il Matera, il Rieti ha subito anche la superiorità sulla mediana: il 3-5-2 ha frenato parecchio i centrocampisti amarantocelesti.

ATTACCO – Sugli esterni Chéu ha buone alternative, da Kean, (eri febbricitante e reduce da settimane non facili – si è curato al JMedical di Torino) a Di Domenicantonio, passando per Cericola e Vasilieou. Ma in zona centrale ci sono solo la seconda punta TommasoneTodorov. Il bulgaro, col Matera non si è visto, eccezion fatta per il gol in fuorigioco e, dunque, negato. Anche qui, davanti, vale un po’ il discorso del mediano: forse serve uscire dall’imposizione che la società si è fatta (solo giovani di prospettiva) ed è necessario trovare un profilo alla Sforzini (poi ad Avellino), o alla De Sousa (solo per citare due dei nomi fatti in questi giorni).  Insomma, una pedina che possa finalizzare il gioco che corre sulle fasce, con parecchie presenze in C.

VERSO LA CASERTANA – Coi lavori ancora in fase di svolgimento, la gara di sabato con la Casertana sarà a porte chiuse, come nell’aria da diversi giorni. Manca l’ufficialità che arriverà dal Gos di domani. Le porte chiuse non piacciono ai tifosi: alcuni di loro si dicono anche pronti a promuovere una class action a sostegno del club. Quel che è certo è che si giocherà alle 20.30 di sabato: l’anticipo alle 14.30 non è stato accettato. Il Rieti è tornato in campo questo pomeriggio allo Scopigno, dopo esser tornato nella notte da Matera.

Nella foto, una fase della partita di Matera. 

Foto: A. VEGLIA ©

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