Rieti, trasferte da 1200 km al sud. La Viterbese è furiosa: “Cambiate i gironi o non giochiamo”

Il presidente del Rieti Gianluca Marini nella conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti dichiarò: “Se andiamo nel girone C ci salviamo di sicuro” (leggi). Così è stato. Il Rieti giocherà nel girone del sud Italia (leggi le avversarie) con trasferte lunghissime e campi molto caldi. Stamattina non si registrano dichiarazioni in dissenso rispetto a quella linea espressa dal numero uno del club, mentre l’altra società laziale inserita nel girone C, la Viterbese Castrense, è furiosa e minaccia di non giocare.

IL COMUNICATO DELLA VITERBESE

La Viterbese Castrense, dopo l’annosa questione dei ricorsi risoltisi in maniera indecorosa, viene inserita nel girone C, il che vuol dire avere nell’arco di 300 chilometri 15 squadre ed essere collocati in un girone in cui la nostra società, che è ai confini con la Toscana, è costretta a sobbarcarsi trasferte di 1240 chilometri di media, con tutte le conseguenze a livello economico e logistico. Contestiamo in toto la composizione dei gironi e chiediamo che vengano rimodulati evitando penalizzazioni economico-logistiche alla nostra società”.

“In caso contrario, comunichiamo fin da ora la nostra ferma e irrevocabile intenzione a non partecipare al campionato di Lega Pro, liberando immediatamente atleti e staff nel numero di 43 elementi. Siamo mortificati del trattamento ricevuto in una situazione economica pressoché catastrofica per la Lega Pro, siamo la prima squadra ad essersi iscritta con fidejussioni di primo livello, mentre fanno parte dei gironi società del numero di 10 con fidejussioni non regolari. Teniamo a precisare che al di là della mancata partecipazione al campionato sarà nostra cura tutelare i nostri interessi in tutte le sedi civili e penali”.

Foto: Reggina Fb ©

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