Leonessa premia la lotta all’usura: premio all’Osservatorio Tecnico Scientifico per la sicurezza

Consegnato il premio Monti Frumentari 2018 all’Osservatorio Tecnico Scientifico per la sicurezza, la Legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio nella persona del Presidente Giampiero Cioffredi.

In occasione dei festeggiamenti di San Giuseppe da Leonessa, il sindaco Paolo Trancassini ha conferito il premio al presidente Cioffredi in quanto l’osservatorio si distingue per l’ottimo lavoro che svolge sul territorio sotto il profilo della prevenzione e per gli importanti risultati conseguiti nella lotta contro il fenomeno dell’usura.

San Giuseppe da Leonessa decise di dedicarsi ai più poveri e, tra loro, ai contadini. Diede così vita ai Monti Frumentari.

Si trattava di una forma di sostegno, una sorta di anticipazione di quello che poi sarà il micro-credito. Era una “banca” dei semi che dava le sementi ai contadini in difficoltà che altrimenti non avrebbero potuto coltivare i campi.

Così a Leonessa in occasione dei festeggiamenti settembrini, si è soliti ricordare la lotta all’usura conferendo un premio a chi si distingue in questa lodevole pratica sociale nella difesa dei più deboli e nella lotta contro una delle piaghe più disastrose del vivere civile.

“Ringrazio il Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini che nell’ambito della Festa patronale di San Giuseppe da Leonessa mi consegnerà  il premio”Monti Frumentari 2018” per l’impegno contro l’usura portato avanti in questi anni come Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio – scrive Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio – La scelta della Giunta Comunale di Leonessa, di concerto con il Vescovo di Rieti  Mons. Domenico Pompili,di conferirmi questo premio  rappresenta il  riconoscimento di un lavoro della Giunta Zingaretti  e del Consiglio Regionale del Lazio  a sostegno delle vittime di usura ma soprattutto è una scelta che  interpreto come  una sollecitazione a sviluppare  con ancora più determinazione iniziative di prevenzione dell’usura e sostegno ai Comuni,alle associazioni,fondazioni e confidi che combattono in trincea l’odioso fenomeno usuraio”

“Un premio importante – continua Cioffredi – che crea consapevolezza,responsabilità e cultura della legalità in una comunità coraggiosa e caparbia che sta affrontando con dignità la ricostruzione post terremoto. Questo è un premio particolarmente prestigioso che sono onorato di ricevere  perché affonda le sue radici nelle straordinarie esperienze di solidarietà portate avanti a partire dal 1600 nel reatino dai Frati Cappuccini. Da anni infatti  il comune di Leonessa ha istituito il premio “Monti Frumentari” da assegnare a persone o enti che si prodigano per combattere la piaga dell’usura e questo per ricordare il grande impegno profuso dal loro concittadino San Giuseppe da Leonessa, sia attraverso la sua predicazione, ricca di riferimenti a condannare l’usura, sia attraverso l’impegno sociale, nel dare vita ai “Monti Frumentari” dove i contadini poveri, in caso di necessità, potevano accedere a prelevare quel quantitativo di grano sufficiente per seminare e per assicurarsi un raccolto dignitoso di sopravvivenza e i contadini nelle stagioni successive restituivano parte del raccolto liberandoli cosi dagli usurai”.

“L’esperienza dei Monti Frumentari ancora oggi è in grado di fornirci un sentiero di lavoro magistralmente interpretato da Papa Francesco che ha individuato  una  relazione  tra l’usura ‘come un serpente che strangola le vittime’ e  la necessità di mettere ‘La dignità umana l’etica, la solidarietà e il bene comune al centro dell’economia’ – Con umiltà, rispetto e gratitudine dedico questo bellissimo premio al Pontefice per i suoi gesti e le sue parole in grado di generare  forza e speranza per chi combatte quotidianamente contro l’usura. Faccio un appello alle vittime di usura  e ai loro familiari a condividere la propria solitudine denunciando gli aguzzini alle  Forze di Polizia e alla  Magistratura perché sappiano che lo Stato non li lascerà mai soli” conclude Cioffredi.

Foto: RietiLife ©

 

 

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