Pesca di frodo, sequestrati 50 metri di rete e sanzioni per 2.500 euro

I  militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montebuono, ieri,  durante il controllo del territorio posto in essere in loc. “Frangellini” del Comune di Magliano Sabina, hanno notato delle persone intente a pescare nel fiume Tevere utilizzando  una rete  posta all’interno di uno degli specchi d’acqua formatisi al margine del corso del Fiume.

I militari sono intervenuti prontamente constatando inequivocabilmente il posizionamento di una rete in fibra sintetica che, ancorata sulle opposte sponde dello specchio d’acqua, la chiudeva per la totalità della larghezza così da impedire ogni possibilità di fuga ai pesci.  Una rapida attività investigativa  portava all’individuazione degli autori dell’illecita attività eleatica. .

La rete, recuperata e portata a riva è risultata avere lunghezza pari a circa 50 metri, trattandosi di un’attività illecita veniva  posta sotto sequestro. Agli autori della pesca di frodo sono stati  contestati una serie di illeciti amministrativi. Nello specifico: pesca senza licenza impiegando mezzi non consentiti  e collocando reti per più della metà della larghezza dello specchio d’acqua.

Per le violazioni accertate sono state contestate sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di circa 2.500 euro e, in applicazione della legge n. 154/2016 (disciplina per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne), mentre  per i mezzi di pesca sequestrati si procederà alla sanzione accessoria della confisca.

Foto: Carabinieri ©

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