“Il Comune è ente dotato di una propria autonomia nell’avviare le procedure per il reperimento del personale necessario allo svolgimento delle proprie funzioni, anche quando abbia aderito a procedure di riequilibrio finanziario pluriennale, come nel caso dell’amministrazione comunale di Rieti”. È la replica dell’assessore Oreste De Santis, alle accuse mosse dai consiglieri di minoranza in merito al personale del Comune (leggi).
Secondo De Santis, la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali “è tenuta ad esercitare i propri poteri di controllo in relazione alle dotazioni organiche e ai provvedimenti di assunzione di personale degli enti dissestati e strutturalmente deficitari nonché degli enti che hanno deliberato il ricorso alle procedure di riequilibrio finanziario pluriennale”.
In particolare, scrive l’assessore, l’articolo 243-bis del Testo unico enti locali prevede che “il controllo (di detta Commissione) è esercitato prioritariamente in relazione alla verifica sulla compatibilità finanziaria”. Individuando così la coerenza tra la decisione di assumere e la compatibilità finanziaria prevista dal piano di riequilibrio.
Pertanto, “il Comune di Rieti è autorizzato ad avviare le procedure selettive, nell’intesa che l’effettiva entrata in servizio del personale individuato è subordinata all’acquisizione della decisione adottata dalla citata Commissione ministeriale, così come peraltro chiarito negli avvisi di selezione già pubblicati. Quanto sopra ai fini del rispetto dei criteri generali di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, ai quali questa amministrazione intende attenersi. Ciò chiarito, si auspica che, per il futuro, i consiglieri di minoranza vogliano fornire, agli organi di informazione, una corretta descrizione dei fatti”.
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