Nasce “Accupoli”, il nuovo centro polifunzionale di Accumoli: costruito con tecnologie post-Fukushima

È riciclabile, antisismico ed è lo sviluppo italiano di un sistema costruttivo giapponese. E’ il nuovo centro Polifunzionale di Accumoli. La struttura si chiama “Accupoli” il nuovo centro di aggregazione destinato ad ospitare eventi e incontri per la collettività ed è la prima struttura in Italia realizzata, nelle parti portanti, in legno compensato.

La struttura è stata realizzata grazie ad una gara di solidarietà di molti soggetti che vale circa 300mila euro: oltre al contributo della Compagnia di San Paolo e di Acri (l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria) anche l’Auser ha contribuito con 32mila euro, frutto di una parte della raccolta fondi nazionale scattata all’indomani del sisma. Con i fondi che sono stati messi a disposizione, l’Auser ha contribuito alla realizzazione della rampa d’accesso esterna alla struttura ed agli arredi interni.

La struttura di Accumoli è stata progettata da Help 6.5, acronimo di Housing in Emergency for Life and People, l’associazione fondata a luglio 2017 dall’architetto torinese Lorena Alessio, ricercatrice al Politecnico di Torino, e da un pool di studenti ed ex studenti dell’ateneo stesso. La nascita di Accupoli s’inserisce nella collaborazione fra il Politecnico di Torino e il Kobayashi Lab di Tokyo ed è lo sviluppo concreto di un modulo sperimentale nato sulla falsariga del sistema costruttivo Veneer House, messo a punto dal professor Hiroto Kobayashi dopo il terremoto del Tohoku del 2011, che provocò uno tsunami e il disastro di Fukushima. Il progetto è stato selezionato in Arcipelago Italia e sarà esposto al Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia di quest’anno. L’inaugurazione è fissata per il 27 maggio alle 11 ad Accumoli. (ANSA)

Foto: “Accupoli” © 

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