“Quella promozione del Rieti a Castelvetrano, ho nel cuore Eugenio Labonia” | Il ricordo di Paolo Festuccia

Da cronista ha visto una sola partita del Rieti: quella della promozione ottenuta a Castelvetrano, in Sicilia, nel 1997. Paolo Festuccia, grande firma reatina del quotidiano La Stampa, racconta per RietiLife i suoi ricordi di quella storica giornata, in vista di Ostia-Rieti che potrebbe riportare gli amarantocelesti in Serie C.

Di quel giugno del ’97 ricordo tre momenti emblematici: la sassaiola dei tifosi siciliani che ci accompagnò all’arrivo a Castelvetrano, il campo di calcio arso dal sole, e la simpatia contagiosa di Eugenio Labonia. In questi tre ricordi di 21 anni fa è racchiusa anche la mia unica esperienza di cronista sportivo. All’epoca finì bene, nel senso che Rieti calcio tornò a giocare tra i dilettanti grazie a un gol al 92° di Gregori, e stavolta sono certo che andrà ancora meglio. Qualcuno mi ha chiesto anche di tornare allo stadio. Come allora, come una sorta di portafortuna o meglio di portabandiera di quel ricordo. Ma non posso e me ne dispiace anche un po’. Eppoi, detto tra noi, cosa c’entro io con il calcio? Non è il mio mondo e lo è ancora meno il lavoro di cronista sportivo.

Ma se posso, oltre a fare gli auguri al Rieti calcio e alla città, mi piacerebbe che domenica si ricordassero quei calciatori che ventuno anni fa fecero per così dire l’impresa. Mi piacerebbe ancora di più che i calciatori in campo e i compagni di allora almeno nei novanta minuti ricordassero quel portierone simpatico che due anni fa inaspettatamente ci ha lasciati. Ricordo questo perché pur avendo conosciuto Eugenio in quella singola e unica parentesi di Castelvetrano di oltre venti anni fa ne conservo ancora un bellissimo ricordo. E mi piacerebbe che quel ricordo diventasse un elemento di condivisione cittadina. A maggior ragione in questo momento che la squadra di calcio si appresta a salire nella categoria superiore.

Dopo anni di stop, silenzio, e decrescita, Rieti (almeno quella calcistica) si appresta a risollevarsi: mi auguro che faccia da stimolo a tutti noi reatini ma, soprattutto, alle istituzioni e alle categorie produttive della città. In fondo, concedetemi un auspicio, se Benevento ma anche tante altre cittadine di provincia ce l’hanno fatta perché non potrebbe farcela anche Rieti. In bocca al lupo!

Foto: Forza Rieti – di Flavio Fosso ©

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