Morì nella strage di via Fani, il figlio di Domenico Ricci premiato a Rieti

Oggi, nel Salone di rappresentanza della Prefettura, nell’ambito degli eventi in programma dal 25 aprile al 9 maggio per l’anteprima dei festeggiamenti organizzati dall’Associazione culturale Santa Barbara nel Mondo, patrona della città di Rieti, si è svolta la cerimonia di consegna dei prestigiosi premi che l’Associazione, sin dal 1999, ha voluto istituire con la finalità di farsi portavoce in tutto il mondo dei valori della Costituzione Italiana, dell’impegno civile, della giustizia e solidarietà, della legalità e della convivenza democratica.

Il Premio Internazionale di solidarietà “Nel Fuoco”, giunto quest’anno alla sua 20° edizione, è stato assegnato all’Associazione “Domenico Ricci” nel 40° anniversario della strage di fuoco di via Fani, dove vennero uccisi gli agenti della scorta dell’onorevole Aldo Moro, Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, insigniti dal Presidente della Repubblica della medaglia d’oro “al valor civile alla memoria” e dell’onorificenza di “vittima di terrorismo”.

Allo storico e giornalista Filippo Boni è andato il Premio di cultura “Come Barbara”, per l’opera letteraria “Gli Eroi di via Fani”, quale testimonianza inedita ed indelebile delle vite dei cinque servitori dello Stato appartenenti alla Polizia di Stato ed all’Arma dei Carabinieri, trucidati dalle Brigate Rosse quel tragico 16 marzo del 1978.

Il Prefetto Crudo, nel suo saluto di benvenuto, ha ringraziato il presidente dell’associazione e, rivolgendosi agli studenti del Liceo scientifico “Carlo Jucci” di Rieti, accompagnati dal dirigente scolastico Stefania Santarelli, li ha invitati a mantenere sempre viva la memoria e il ricordo di coloro che hanno perso la vita durante lo svolgimento del loro dovere, nell’attentato più emblematico degli Anni di piombo, che segnarono profondamente la nostra giovane Repubblica.

Ha aggiunto che quella tragica ferita è ancora oggi la testimonianza dell’impegno di tutti per l’affermazione di messaggi positivi per il futuro, dove non c’è spazio per strategie di tensione se la strada, fatta di legalità, verità e coraggio, è ben tracciata.

Dopo la proiezione di alcuni fotogrammi della strage di via Fani tratti dal film “Il caso Moro” del 1986, momenti di particolare bellezza e partecipazione si sono toccati con il racconto di Giovanni Ricci, che ha ricordato la figura del padre Domenico e di quei drammatici momenti che hanno segnato la sua infanzia e la famiglia, e con la presentazione del libro da parte dell’autore Filippo Boni, che ha ricostruito con delicatezza ed empatia la storia di vita dei cinque servitori dello Stato.

Ai citati interventi, sono seguite le domande che gli studenti del Liceo scientifico hanno rivolto ai due protagonisti. Il Presidente Strinati, nel ringraziare il Prefetto e tutti coloro che collaborano da sempre con l’Associazione, ha rivolto un pensiero allo statista Aldo Moro, politico e professore universitario di grandissimo spessore, sequestrato e poi ucciso dalle Brigate Rosse l’8 maggio 1978, che fu, ancorché giovanissimo, uno dei padri della nostra Costituzione, di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario.

La cerimonia, condotta dalla giornalista reatina Catiuscia Rosati, si è conclusa con la consegna dei premi da parte del Prefetto Crudo a Giovanni Ricci, presidente dell’Associazione “Domenico Ricci” e a Filippo Boni, autore del libro “Gli Eroi di Via Fani”. Presenti anche le Forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, i rappresentanti delle Associazioni nazionali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, oltre ai ragazzi ed ai docenti del Liceo scientifico Jucci.

Foto: RietiLife ©

 

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