Scuole chiuse anche domani in molti comuni della Sabina | LE FOTO DAL DRONE

(pa.gio.) Dopo le intense nevicate della notte, la paura ora è per l’ingresso vero e proprio di “Burian”, il vento siberiano che, secondo le previsioni, dovrebbe portare le temperature di molto al di sotto dello zero in tutto il Centro Italia, a partire dalla serata. Il che, vista la situazione attuale, significa copiose gelate, con tutti i rischi connessi in termini di viabilità soprattutto sulle strade provinciali e di competenza dei Comuni della Sabina tiberina.

Comuni dove l’emergenza del mattino è stata gestita, tutto sommato, senza particolari patemi d’animo, con l’attivazione di tutte le strutture d’emergenza e l’impiego di tanti mezzi sulle strade, comunali e privati, per liberare le carreggiate dal manto nevoso caduto abbondante nella notte. A parte pochi isolati fenomeni di interruzione di corrente – risolti, anche in questo caso, tempestivamente dalle società erogatrici dei servizi energetici – e qualche disagio vissuto principalmente nei borghi in collina, la situazione è stata gestita al meglio da ogni singolo Comune. Anche per via del largo preavviso con cui i meteorologi avevano previsto, con grande precisione, l’arrivo del freddo e della neve.

LE SCUOLE – Ora però bisogna fare i conti con il ghiaccio. E soprattutto con la questione che più di tutte ha fatto discutere sui vari territori, in alcuni casi sollevando vere e proprie polemiche (vedi a Fara Sabina): quella del prolungamento della chiusura delle scuole. Alcuni Comuni come Forano, Stimigliano, Cantalupo, Roccantica e Casperia, hanno già disposto la chiusura dei plessi di materne e primarie anche per la giornata di domani, martedì 27 febbraio. Mentre c’è attesa per conoscere le decisioni degli altri amministratori del territorio, in primis quelli di Poggio Mirteto, Fara Sabina e Magliano, che oltre alle scuole di diretta dipendenza comunale ospitano anche istituti secondari,

A Fara, poi, la marcia indietro del sindaco Davide Basilicata ha suscitato polemiche a non finire, visto che la decisione di chiudere le scuole sarebbe arrivata solo a pochi minuti dalla campanella, e su “indicazione” (per non dire vero e proprio pressing) dei dirigenti scolastici. Con evidente imbarazzo di amministratori e simpatizzanti politici, che fino a qualche ora prima criticavano le scelte di quei sindaci, vicini e lontani (vedi alla voce Fiano Romano), che avevano già optato per la chiusura delle scuole di competenza. Salvo poi fare marcia indietro, nel silenzio generale. Una brutta figura, che si spera di non rivedere anche nelle prossime ore, quando forse si concretizzerà un vero pericolo per la viabilità locale.

Foto: GIOMI ©

 

 

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