La Raggi paga l’acqua di Rieti: oggi la firma, arrivano 7 milioni all’anno fino al 2047

Firmata oggi la Convenzione da parte del sindaco Raggi (Ato2) e il presidente Rinaldi (Ato3) per il ristoro dell’Interferenza d’ambito. Si conclude così una vicenda che visto impegnato la Provincia di Rieti ed i Comuni dell’Ato 3 per oltre 20 anni, ma che registra la mancata firma del sindaco Cicchetti che non ha partecipato al voto uscendo dall’aula (“Abbiamo avuto solo due giorni per valutare la convenzione – spiega a Rietilife – mentre avevamo chiesto una settimana di tempo per poterla studiare meglio, riteniamo comunque che sia stato fatto un passo avanti nella vicenda del ristoro”).

Intanto, scrive in una nota la Provincia: “Grazie alla decisa presa di posizione della Regione Lazio, che ha prima ha commissariato Ato 2 per poi accompagnarlo verso la firma della convenzione, e al lavoro di tutti i sindaci dei Comuni di Ato 3, oggi si porta a compimento un risultato straordinario per il territorio reatino”.

Sette milioni di euro l’anno per i primi due anni e i 7,5 a partire dal 2020 fino al 2047.  “Sono il risultato – continua la nota – dell’impegno dell’assessore Refrigeri, del presidente Zingaretti e di tutti quelli che tecnicamente hanno lavorato per questo importante risultato, fin dai tempi dei presidenti della Provincia di Rieti Calabrese e Melilli. Con queste risorse i comuni del reatino avranno assicurati gli investimenti per i prossimi 30 anni nel settore fognature e depurazione e tutela della risorsa idrica”.

Soddisfatto il presidente della Provincia, Rinaldi. “E’ per me un motivo di grande soddisfazione – dichiara – quello di aver coordinato questo delicato ed importante passaggio per il nostro territorio. Capisco che ci possano essere anche dei dubbi e che qualcuno possa non essere pienamente soddisfatto, però per la prima volta siamo davanti a qualcosa di concreto che permetterà ad Ato 3 ed al nostro soggetto gestore APS, di investire sul territorio a tutela della risorsa idrica e dell’ambiente somme importanti”.

Tuttavia, bisogna ricordare che questo accordo nulla ha a che vedere con il tema delle concessioni, che dovrà essere regolato dalla competente autorità regionale. “Altro importante risultato ottenuto con l’approvazione è quello della riduzione del costo per l’acquisto all’ingrosso dell’acqua da parte dei nostri territori, che non potrà essere maggiore del 65 per cento della tariffa base ridotta del 50 per cento. Rimane fuori dall’ambito di questa convezione anche il delicato tema dello sfruttamento idroelettrico della risorsa idrica che, su precisa determinazione dell’autorità nazionale Aegesi, ora Arera, dovrà essere separatamente regolata”, conclude Rinaldi.

Foto: web ©

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