Il Carnevale salta anche a Passo Corese: “Troppa burocrazia e tasse da pagare”

(di Paolo Giomi) “Per quest’anno le maschere dobbiamo lasciarle nel cassetto”. L’inizio della lettera-comunicato con cui l’associazione “Koresando” di Passo Corese comunica l’uscita di scena dai festeggiamenti del carnevale di Fara Sabina è tutta un programma. E rende chiara l’idea di come, dopo il “Karneval Color Party” – festa che negli ultimi tempi ha letteralmente riempito di colori Piazza della Libertà – anche il consueto appuntamento con la sfilata dei carri allegorici per le vie della più grande frazione del secondo Comune della provincia si fermerà ai box. Almeno per quest’anno.

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“Dopo tre anni di impegno, fatica, dedizione, interesse tutti rivolti al divertimento degli abitanti di Passo Corese, e non solo – si legge nella nota dello staff dell’associazione – l’associazione culturale Koresando sarà costetta a guardar passare il carnevale, senza poter fare nulla”. Ma che cosa ha costretto l’associazione coresina a prendere questa decisione?

“Sono diverse le cose che bloccano la nostra attività – proseguono i responsabili dell’associazione – e con questo comunicato è nostra intenzione renderle pubbliche, in modo tale che tutti possano capire la situazione, almeno dal nostro punto di vista. Purtroppo già dallo scorso anno le nuove norme riguardanti l’organizzazione di eventi pubblici hanno imposto numerose clausole ostative allo svolgimento di un piccolo evento come il nostro. Sono soprattutto le regole e gli adempimenti amministrativi da compiere in materia di sicurezza a richiedere lo sforzo maggiore: anche il nostro Comune si è dovuto adeguare, e la Polizia Municipale è costretta ad applicare la legge che prevede la presa in carico di tutte le responsabilità sulla sicurezza da parte dell’associazione organizzatrice dell’evento, con costi indubbiamente elevati, che in precedenza non esistevano o erano irrisori”.

Ma non sono stati solo gli effetti della cosiddetta “circolare Gabrielli” a portare allo stop l’attività della Koresando: “In queste settmane abbiamo cercato la collaborazione delle altre associazioni del territorio comunale, con l’unico obiettivo di unire le forze per realizzare eventi sempre più belli – spiegano ancora dallo staff – ma ancora una volta siamo stati costretti a registrare la totale assenza delle associazioni cui abbiamo chiesto aiuto, alcune delle quali hanno manifestato la loro esplicita volontà a non voler collaborare. Siamo tutti cittadini di questo paese – spiegano ancora dalla Koresando – sta a noi tutti tentare, con ogni mezzo a nostra disposizione, di rallegrarlo e riempirlo di eventi e di occasioni per stare insieme in modo da considerarlo, sotto certi aspetti, anche un po’ più nostro. Abbiamo deciso di condividere con tutti voi quanto ci stava accadendo, forse anche con la speranza che la voglia di divertirsi cresca dentro di voi. Dentro ogni persona che si imbatte nella lettura di questo messaggio, che altro non vuole essere che un comunicato alla popolazione tutta. Un’altra nostra speranza risiede nel desiderio che le Amministrazioni prendano presto in mano il riesame della parte burocratica relativa alla enorme modulistica da presentare e alle tasse da pagare, in quanto queste condizioni restrittive non permettono ai piccoli eventi di avere luogo. Non potendo sostenere tutte le spese obbligatorie per un evento ‘a norma di legge’ Koresando, con enorme dispiacere, Vi comunica che per quest’anno le maschere le lascerà chiuse nel cassetto”.

Foto: RietiLife ©

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