“Soccorso in Ambiente Impervio”: corso al Terminillo per 60 operatori sanitari

Al via da oggi, lunedì 9 ottobre fino al venerdì successivo al Terminillo il corso “Soccorso in Ambiente Impervio” realizzato ogni anno dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: è dedicato a medici, infermieri e studenti nell’ambito sanitario. Un corso per la prima volta organizzato nel Lazio, volutamente a poca distanza dalle terre colpite dai recenti eventi di protezione civile.

Le normali linee guida dei protocolli di soccorso sanitario, in ambienti difficilmente raggiungibili vacillano e spesso crollano quando forzatamente devono essere applicate a contesti non urbanizzati. Difficile utilizzare una barella su un ghiacciaio, impossibile farvi arrivare un’ambulanza. Sono le sfide affrontate dal Soccorso Alpino e Speleologico nella maggior parte degli 8mila interventi di soccorso effettuati ogni anno.

In cinque giorni ogni partecipante al corso, 60 operatori sanitari provenienti da tutta Italia, potrà apprendere o ripassare le strategie terapeutiche e le metodiche d’intervento più attuali adottate nei soccorsi in ambiente impervio. Le mattine saranno dedicate alle lezioni frontali tenute da medici, infermieri, guide alpine, piloti, avvocati, che quotidianamente lavorano e studiano nell’ambito dell’emergenza. I pomeriggi saranno dedicati alle esercitazioni pratiche in aula e in ambiente seguendo la vecchia massima che solo “chi fa impara”. Un’intera giornata, quella di martedì 10, sarà dedicata all’elisoccorso con un’esercitazione pratica grazie a un elicottero del 118 –  dove operano gli uomini del CNSAS – che atterrerà appositamente sul Monte Terminillo effettuando numerose simulazioni di intervento sulle pareti rocciose.

Il corso è organizzato dalla Scuola nazionale medica alpina e dalla Commissione medica speleologica del CNSAS con il prezioso supporto di Leonardo Elicotteri e Teleflex.

Foto: RietiLife ©

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