Migranti da Roma a Gavignano, ma il Reatino è all’oscuro di tutto / Atteso consiglio comunale straordinario

(pa.gio.) La località individuata è quella di Vocabolo Rio Pertica, a Gavignano, dove la Sea Servizi Avanzati srl, società proprietaria dell’immobile di via Curatone, a Roma, balzato agli onori delle cronache negli ultimi giorni per il maxi-sgombero di richiedenti asilo messo in atto da Comune e Prefettura della capitale, dispone di alcune proprietà immobiliari. Proprietà che per giunta risponderebbero alle richieste avanzate dai rappresentanti dei circa 40 rifugiati che nelle prossime ore potrebbero raggiungere la Sabina da Roma, ovvero quella vicinanza ad un collegamento strategico come la ferrovia Orte-Fara-Fiumicino, che permetterebbe a quelle che Roma Capitale, in una nota, definisce “40 fragilità”, di mantenere una sorta di continuità sociale con il tessuto Romano. Donne con bambini, per lo più, questo il target dei richiedenti asilo selezionati per gli alloggi reatini, individuati in una dichiarazione di intenti firmata nelle ore scorse tra il Campidoglio e la società.

La Sea srl “ha proposto la messa a disposizione per uso per uso temporaneo di 6 unità immobiliari in località Gavignano Sabino – si legge nel carteggio tenuto tra l’assessore alle Politiche abitative di Roma Capitale, Rosalia Alba Castiglione, e i rappresentanti della Sea srl – per ottemperare alla necessità di accoglienza, per la durata di mesi sei” dei rifugiati politici sgomberati sabato scorso dalle forze dell’ordine dallo stabile in via Curtatone 3/5, gestito dalla stessa società immobiliare”.

Il tutto all’oscuro dei diretti interessati, a partire dalla Prefettura di Rieti – che appena qualche ora prima smentiva categoricamente un’ipotesi già nell’aria -, per arrivare al sindaco di Forano, Marco Cortella, che senza mezzi termini ammette di aver appreso la notizia dalla stampa. “Facciamo subito chiarezza – dice Cortella – qui non c’entra niente alcun tipo di discriminazione razziale, e sono i fatti a dirlo: Forano è un esempio virtuoso di integrazione, i circa 40 richiedenti asilo già ospitati nei progetti di accoglienza sono perfettamente integrati alla comunità. Ma il nostro territorio non può diventare, ancora una volta, il parafulmine per le scelte romane ancora una volta operate all’oscuro dei territori direttamente coinvolti. Ho già contattato i responsabili della società delle proprietà immobiliari di Gavignano, ribadendo la non fattibilità del progetto. Presto informerò il consiglio comunale degli ultimi sviluppi, che non ci hanno visto destinatari di alcuna comunicazione ufficiale da parte delle istituzioni romane”.

“Nessuno che si sia degnato di avvisare il Sindaco di Forano a testimonianza della inciviltà istituzionale che regna al comune di Roma – scrive sulla sua pagina Facebook il deputato reatino e segretario regionale del Partito Democratico, Fabio Melilli – Forano è uno dei comuni più accoglienti della Provincia di Rieti, ma questo modo di procedere del Movimento 5 Stelle non può che essere condannato con fermezza. Il movimento 5 stelle non conosce e nemmeno impara con l’esperienza, i fondamentali delle relazioni istituzionali e dopo l’acqua e i rifiuti continua evidentemente a pensare che le province del Lazio servano solo a risolvere i guai provocati dalla loro gestione”.

La scelta della Sea srl è sempre ricaduta su Forano, sin dalle prime ore dello sgombero operato a Roma. Nessun altro Comune (fake news quelle di Torri in Sabina, o addirittura di Scandriglia) era nel piano della società, che aveva individuato nelle proprietà di Gavignano il compromesso ideale per garantire quanto richiesto dai rappresentanti dei richiedenti asilo, e cioè un collegamento diretto con Roma.

Foto: (archivio) dal web ©

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