Il reatino Cristian Bianchetti farà lo sciopero della fame “Contro l’ergastolo ciclistico”

Uno sciopero della fame per ottenere udienza e far conoscere il proprio caso. Cristian Bianchetti, volto conosciuto in città e appassionato sportivo, si batte contro l’ergastolo ciclistico, cicloamatoriale. Sotto il post in cui spiega le motivazioni del gesto. 

 

Oggi 7 agosto 2017 inizia lo SCIOPERO DELLA FAME Contro l’applicazione retroattiva della Norma Etica che dona “l’ergastolo ciclistico” a chi già ha pagato: ANTICOSTITUZIONALE, DISCRIMINANTE, MEDIOEVALE !
Inizio questo sciopero alla vigilia del Consiglio Nazionali della Federazione Ciclistica italiana (prima del quale ho chiesto più volte Udienza al Presidente Di Rocco tramite la segreteria di), SPERANDO cosi in un incontro a quattrocchi con il Presidente per parlargli del Mio assurdo caso
Ho parlato più volte con il Presidente del Coni, Malagò, che si è rivelato incredulo ma disponibile, per sottoportgli questa ingiustizia; lui si è impegnato a parlare con un ‘azione di “Persuasione Morale” nei confronti del Presidente di FCI. 
In questi anni ho dimostrato che posso correre agonisticamente nella categorie elitè, disputando 2 campionati italiani con i Professionisti, gare di ciclocross, corse e crono con gli elitè, paradossalmente all’estero posso correre con gli amatori presentando la tessera elitè; questo perché la norma non è in linea con le direttive UCI.
Sto pagando doppiamente una squalifica a causa di un mutamento di status.

“Come mi sento”?
Hanno amputato un pezzo di me.
Mi avete tolto la mia valvola di sfogo dalle ingiustizie quotidiane di questo Stato corrotto.
Subisco ogni giorno ogni tipo di merdata da questa italia (lettera minuscola per licenza poetica) mortificata dagli incapaci, ma qui siete andati oltre….
NON state rubando i miei soldi.
NON state violentando la mia anima che non vuole vedere lo sporco fisico e morale.
NON state abusando della mia pazienza di Cittadino Contribuente Laico Eterosessuale di Genere Maschile Lavoratore di Pelle Bianca.
NON state rubando qualcosa che passa subito con un’arrabbiatura di poche ore dopo aver scritto un post di sfogo su facebook.
Qui state RUBANDO una mia passione, una mia IMMENSA PASSIONE…
State RUBANDO la mia passione da quando avevo l’età di 3 anni.
State RUBANDO una colonna portante della mia vita e peraltro lo state facendo ingiustamente:
MI AVETE RUBATO IL CICLISMO !
Ho fatto di tutto affinché questo non avvenisse, compreso il fatto di convocare una Commissione Federale tutta per me, pagata da me, per far valere NUOVAMENTE le mie ragioni su quell’incidente del 2005 (durante il mio viaggio di Nozze, nel periodo in cui non correvo) per il quale nel 2009 venni assolto da un Giudice, e voi nel 2014 inserite una normativa retroattiva che punisce chiunque abbia avuto a che fare con la giustizia sportiva della Federazione Ciclistica.
Avete fatto tutta erba un fascio inserendo nel calderone casi pazzeschi di doping con casi più lievi, casi da galera con casi dove l’equivoco era probabile e dimostrabile.
Lo avete fatto per non creare un precedente di elusione alla Normativa Etica.
Io non ci sto!
Continuerò a lottare per far valere le mie ragioni su una normativa retroattiva che non ha senso di esistere nel mio caso, anche perché, se avessi saputo che in futuro sarei andato incontro all’ERGASTOLO CICLISTICO, avrei fatto di tutto per difendermi nei modi e nei tempi giusti.
Ora dopo 10 anni devo solo subire un’ulteriore umiliazione che non merito, soprattutto per quel episodio della mia prima esperienza al velodromo, senza vincere, senza allenamento, dove gli errori già di notifica erano evidenti e portati sotto il Vostro giudizio a partire dalle generalità e dal nome della società; tutto era sbagliato, compreso il soggetto. Le analisi vennero fatte ad ATENE e non al CONI a Roma, perchè?
Per 4 anni sono stato con gli occhi bassi fino all’assoluzione in sede penale, ovvero un giudice mi ha dato ragione ….ed ora … devo lottare con una norma del 2014 che penalizza retroattivamente?
La normativa etica la posso firmare a testa alta in quanto NON ho mai fatto uso di sostanze dopanti ed in tutti i test antidoping svolti in carriera, addirittura 4 negli ultimi 2 anni (sempre dopo le vittorie) sono risultato negativo. IO SONO PULITO.
La normativa etica la dovreste far firmare ai politici, sarebbe un ottimo sistema per svuotare il Parlamento ed il Senato. L’etica è un’altra cosa e qualcuno non sa nemmeno cosa è!
Se sono qui a parlarne è perché ho la coscienza pulita con cuore e mente nuovamente pronti a farlo.
In gruppo lo sanno che sono pulito. Il 2014 l’ho passato tra vittorie e piazzamenti con addirittura 3 Titoli di Campione Italiano FCI sulle spalle e nessuno ha puntato il dito su di me per dire che fossi uno sporco dopato… ma tornerò ad essere il Super Eroe di mia figlia salendo come sempre con Lei su quei podi che non valgono nulla, se non pura soddisfazione personale. Non mi toglierete l’energia, la felicità e la bellezza del sano agonismo sulle 2 ruote. Non diventerò come voi!
Io sono un esploratore di orizzonti, e di orizzonti con il ciclismo agonistico ne ho visti tanti e continuerò a vederli, circondato dalla Mia Eterna Immensa Passione, dalla Mia Famiglia, dai Miei Compagni di Squadra e da tutti i miei AMICI “avversari”.
Mi avete ucciso l’Anima… ma il mio cuore batte ancora e fino all’ultimo battito lotterò per tornare con quel numero sulla schiena senza dovermi troppo giustificare con la burocrazia .
Cristian Bianchetti

Foto: RietiLife ©

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