La Cisal dice no al trasferimento dei dipendenti dalla Sogea a Acqua pubblica sabina

Il sindacato autonomo Cisal Federnergia non sottoscrive la proposta di accordo per il trasferimento del personale Sogea in Acqua Pubblica Sabina.

L’incontro tenutosi ieri presso la Provincia di Rieti finalizzato alla sottoscrizione dell’accordo necessario per disciplinare il trasferimento del personale dipendente previsto dal primo ottobre, si è concluso con la mancata sottoscrizione da parte della delegazione Cisal.

“A seguito di un lungo dibattito – si legge in una nota – , durato circa quattro ore, ed in coerenza con i principi della Cisal, finalizzati all’esclusivo mantenimento dei preesistenti diritti e condizioni economiche dei lavoratori, la delegazione sindacale ha ritenuto insussistenti le condizioni per sottoscrivere l’accordo sottoposto”.

“Ci è sembrata assurda – dichiarano il segretario provinciale Marco Palmerini ed il segretario territoriale, FederenergiaFabio Miarelli – la volontà di A.P.S. di trattare un accordo derivante dalla semplice applicazione delle tutele previste dall’art. 2112 c.c. (ovvero inerente la disciplina del trasferimento d’azienda del personale), unitamente ad elementi propri di un’armonizzazione contrattuale”.

Secondo il sindacato sono stati inseriti in questa prima fase di avvio ed in modo decisamente penalizzante per i lavoratori, nuovi elementi di organizzazione del lavoro e retributivi, con peggiori condizioni rispetto a quelle attuali.

La delegazione Cisal ha chiesto ai rappresentanti della società di rimandare la discussione ad una successiva fase di contrattazione di secondo livello, quando Acqua pubblica acquisirebbe la titolarità nella contrattazione assumendo il ruolo di datore di lavoro, ad oggi ancora in capo a So.Ge.A.

“La consultazione – aggiungono i rappresentanti sindacali – si è svolta senza la minima apertura ad un confronto e con il diniego della controparte a procedere alla sottoscrizione dell’accordo previa integrazione di note a verbale, finalizzate unicamente a fare chiarezza su punti ritenuti oscuri e poco convincenti. Uno per tutti l’equivoca responsabilità di eventuali inadempienze nei pagamenti delle retribuzioni indirette e differite già maturate”.

 

Foto (archivio): RietiLife©

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