Amatrice riprende vita con il “Festival delle Ciaramelle”

(di Sabrina Vecchi) “Stage di saltarello”e “stage sulla vocalità altosabina” ad Amatrice in questo fine settimana. O forse trattandosi di  tematica estremamente circoscritta nel territorio era meglio scrivere “corso” visto che il sindaco Pirozzi non gradisce i termini che escono dai confini nazionali. La “ciaramella” è uno strumento musicale a fiato con otre ancora particolarmente apprezzato e diffuso nella zona dell’alta Sabina, la cui tradizione si tramanda addirittura di generazione in generazione. Intorno a questo tema ruota il Festival delle Ciaramelle, luogo di incontro fra giovani ciaramellari alto-sabini e giovani zampognari di altre zone italiane.

Oltre al momento di aggregazione in nome di una tradizione comune, il Festival sarà anche occasione di confronto con ospiti che discuteranno del legame fra storia e presente delle ciaramelle, fra permanenze, trasformazioni e patrimonializzazioni. L’evento sarà legato alle eccellenze culinarie e paesaggistiche dalle quali Amatrice non  può prescindere, per cui spazio alla degustazione di prodotti tipici ed alle escursioni in montagna. Una manifestazione dedicata in modo particolare a due delle vittime del terremoto del 24 agosto: Filippo Sanna ed Andrea Tomei. Quasi coetanei, i due solari ed attivi ragazzi erano l’uno particolarmente amante della musica e l’altro membro del Cai, ed è proprio in virtù delle loro passioni che il Festival vuole ricordarli. Foto: RietiLife ©

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