Più aziende nel Reatino, ma la crescita rallenta

Nel Reatino, il secondo trimestre 2017 parla di un saldo positivo di 96 imprese, mentre il bilancio di quelle artigiane è in negativo di 21 unità. Sono i dati ufficiali, relativi alla natalità e mortalità delle aziende, diffusi da Unioncamere – InfoCamere. Due dati differenti e interessanti che vanno analizzati singolarmente e che delineano altrettante situazioni ben diverse. “Innanzitutto non va dimenticato, tantomeno sottovalutato, il periodo storico che ha generato questi dati – commenta il presidente della Camera di commercio di Rieti, Vincenzo Regnini – che è quello del post sisma per il quale eravamo fortemente preoccupati e che invece, fortunatamente, non ha portato con sé quella grave crisi che si era paventata”.

A livello territoriale, tutte le regioni fanno segnare un saldo positivo di imprese, e anche nel Reatino si registra un segno positivo, tra registrate e cessate, di 96, per quanto il saldo delle aziende artigiane sia negativo di 21 unità. Ma nessuna area, è da evidenziare, migliora l’andamento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Tra i settori più dinamici, tra aprile e giugno, ci sono quelli dei servizi alle imprese (+8.153 unità nel trimestre), del commercio (+6.872) e del turismo (+5.659). “Il dato riferito alle imprese del Reatino – aggiunge Regnini – è in linea con quello nazionale nonostante lo svantaggio rappresentato per le nostre dal trovarsi in un’area colpita pesantemente dal terremoto, ma non sfugge la sofferenza che sta vivendo, a differenza di altre aree della Penisola, il settore artigiano.

A livello statistico, rileviamo che la crescita sta interessando in particolare le aziende di capitali, ossia quelle maggiormente strutturate”. Il primo dato, quello riferito al saldo positivo delle imprese, interessa infatti quelle più strutturate, in modo particolare società di capitali che hanno cioè costituzioni più solide. “Questo dato va letto, senza dubbio, con positività – dice ancora il presidente dell’ente camerale – poiché rappresenta un segnale di reazione a uno stato di crisi generale”. Sul dato riferito, invece, alle realtà artigiane Regnini commenta così: “Numericamente il dato è inferiore, ma le aziende che si stanno affacciando tornano a fare impresa. Quelle artigiane stanno calando ma contestualmente si stanno ampliando, in modo particolare, quelle del settore dell’edilizia”. (Dal Corriere di Rieti – Ilaria Faraone)

Foto: RietiLife ©

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