Fara Sabina, uffici comunali trasferiti a Passo Corese. Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione

(pa.gio.) E’ bastata una delibera, la numero 125 del 22 giugno scorso – ma solo nelle ultime ore diventata pubblica – per smentire nei fatti mesi di rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale. Che per voce di alcuni suoi esponenti – primo fra tutti l’assessore al personale Giacomo Corradini – avevano più volte smentito l’ipotesi di un imminente trasferimento degli uffici comunali di Fara Sabina Capoluogo, o di parte di essi, presso la delegazione di Passo Corese. Ipotesi che avevano fatto strabuzzare gli occhi ai residenti, spaventati dall’eventualità che una prima delocalizzazione delle funzioni municipali palesasse un totale abbandono dello storico Municipio di via Santa Maria in Castello.

Così non sarà, almeno per ora. Ma di certo il trasferimento a Passo Corese di tutte le funzioni svolte finora all’ultimo piano del palazzo comunale di Fara – protocollo, messo comunale, ufficio cultura e sede del direttore del Museo, che si trasferirà all’interno dello stesso – è destinato a rialimentare le polemiche di inizio primavera. E anche le più recenti, quelle “post-buco di bilancio”, che avevano addirittura vaticinato, a detta dei detrattori dell’amministrazione Basilicata, un imminente vendita da parte del Comune del palazzo municipale. Anche questa, per il momento, è eventualità non confermata dai fatti. Fatti che parlano, però, di una riorganizzazione immediata degli uffici comunali, che da qui alla fine di luglio porteranno ad un evidente indebolimento delle funzioni pubbliche di Fara capoluogo.

Il piano è un effetto indiretto del riequilibrio finanziario provocato dal debito-monstre di 10 milioni di euro, o meglio, la necessità da una parte di cercare di contenere i costi anche nel riassetto degli uffici, ma soprattutto di accorpare in una struttura unica quelle figure professionali che, da qui ai giorni a venire, dovranno verificare le mosse di finanza pubblica dell’Ente. Questo, a grandi linee, è contenuto nella delibera che riorganizza gli uffici, delocalizzando a Passo Corese buona parte dei servizi di Fara Sabina capoluogo. Dove rimarranno segreteria, ragioneria, anagrafe e tributi. Cosa diranno, ora, gli amministratori del secondo Comune della provincia – in primis l’assessore Corradini, peraltro da molti identificato come referente politico proprio di quella parte alta che ora vede privarsi di altri servizi – a quanti, mesi fa, annunciavano il depotenziamento della struttura comunale di Fara Sabina? Foto: GIOMI ©

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