Mauro Corona si racconta ad Amatrice

Un evento importante, quello a cui non si può mancare per vivere un’esperienza emotiva forte quando le montagne sono in movimento: Mauro Corona ad Amatrice ieri (sabato 17) alle 18 nel palazzetto dello Sport, al centro del borgo colpito dal sisma del 24 agosto scorso.

A quasi dieci mesi da quella data, il Cai Lazio con il suo gruppo Cultura, insieme con l’infaticabile sezione di Amatrice, senza più una sede ma sempre proattiva sui Monti della Laga dove oggi esplodono i colori dei fiori, stanno organizzando un incontro con il formidabile scrittore, scultore e arrampicatore Mauro Corona. La serata è patrocinata dal Comune.

Ben lieto di incontrare la comunità di Amatrice con gli alpinisti che vivono nel cratere e i tanti lettori dei suoi libri, Corona ha narrato se stesso, l’esperienza della tragedia del Vajont, la trasformazione di Erto, la visione della vita partendo dai suoi libri e dal suo ambiente: boschi, pareti di roccia, montagne, e un buon bicchiere di rosso.

Il suo ultimo libro “Quasi niente” (ed. Chiare lettere), scritto con Luigi Maieron, può considerarsi un manifesto per cambiare rotta in una società sempre più liquefatta, impoverita nella corsa “al quasi tutto e subito”, sfiaccata da rapporti umani più freddi, muta perché i problemi sono ormai percepiti irrisolvibili, dalla mancanza del lavoro a quello della sicurezza, allo sfruttamento ambientale e alla sottovalutazione delle sue conseguenze per il pianeta e per le nuove generazioni. (dal Corriere di Rieti)

Mauro Corona ha donato il suo ultimo libro “Quasi niente” per l’iniziativa di RietiLife dei libri per la bibloteca di Amatrice.
Foto: AMATRICE NEWS ©

Print Friendly, PDF & Email