Piano di rientro dal debito di Fara, il Pd non ci sta “L’amministrazione renda noto il perché del maxi-buco”

Il Partito democratico di Fara Sabina torna sull’approvazione del doppio piano di rientro dal maxi-debito venuto fuori dai due rispettivi riaccertamenti su residui e consuntivo, appena varati dal consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, e spara a zero sull’assessore al bilancio Roberta Cuneo.

“A Fara negli ultimi quindici giorni eravamo convinti di aver sentito e letto di tutto, ma francamente mai avremmo voluto leggere che si potesse applicare una legge vincolante dello Stato in maniera facoltativa – tuona il segretario Pd di Fara Sabina, Stefano Agneni – ci saremmo aspettati qualche spiegazione dalla vicesindaco Cuneo, dopo le sue gravi affermazioni fatte in commissione, tra le quali oltre a quella suddetta di applicare in maniera graduale la normativa sul riaccertamento dei residui, quelle sulla cessione del patrimonio immobiliare dell’ente e l’aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale”.

“Chiediamo alla vicesindaco, oltre a evitare di fare la maestrina in consiglio, limitandosi a leggere il testo della delibera senza fornire né motivazioni né spiegazioni di quanto sta accadendo, a rispondere nel merito, ovvero a chiarire quando e perché si è formata questa voragine nei conti del nostro comune, se nel 2015 si è deciso volontariamente di non fare il riaccertamento straordinario dei residui o se è stato un errore, se risponde al vero la volontà di alienare parte del patrimonio pubblico, quali sono le tariffe dei servizi a domanda individuale che dovranno subire un aumento e quando porteranno in giunta l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2017″ aggiunge.

“Chiediamo inoltre all’assessore al bilancio – prosegue il segretario dem – se questa volta la giunta Basilicata è in grado di garantire la correttezza dei provvedimenti varati nell’ultimo consiglio nonché del prossimo bilancio di previsione, ovvero se anche questa volta, non avremo applicazioni facoltative, perché per usare le sue parole, cara assessora, non si voleva ‘dare uno scossone violento’. Infine, grazie anche al positivo intervento del consigliere dei cinquestelle siamo venuti a conoscenza dell’esatto credito del comune di Fara in Sabina nei confronti della Regione Lazio di poco superiore al milione di euro, di certo assai lontano dalle farneticazioni della giunta Basilicata e dei suoi accoliti che parlavano di oltre 5 milioni” conclude Agneni. Foto (archivio) RietiLife ©

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