Addio a Franco Allegri, papà della Coppa Carotti / Aveva 79 anni

La Rieti dell’automobilismo piange Francesco “Franco” Allegri, deus ex – machina della Coppa Carotti, scomparso ieri all’età di 79 anni. Allegri era molto conosciuto in città proprio grazie alla sua immensa passione per le corse automobilistiche. Con lui sono cresciute diverse generazioni di appassionati diventati: chi pilota, chi commissario di percorso, chi personale addetto a manifestazioni del genere.

La sua vita è stata all’insegna delle automobili: dapprima come punto di riferimento del P.R.A. dove ha lavorato per anni e successivamente come vero e proprio mentore della Coppa Carotti, attraverso l’Automobile Club di Rieti del quale, tuttora, ne era vicepresidente. Una passione ereditata dal padre Quinto, anche lui dipendente A.C.I., con il quale ha condiviso molte gare tra cui gli albori delle cronoscalate sul Terminillo risalenti agli anni 40.

E proprio al padre lo stesso Franco aveva intitolato il premio “Quinto Allegri” per il pilota che di volta in volta è riuscito a battere il record della Coppa Carotti. Per anni presidente della Commissione Sportiva dell’A.C. Rieti, Allegri ha praticamente preso parte a tutte le edizioni della corsa in tutte le vesti possibili: da organizzatore a direttore di gara fino a diventarne il punto di riferimento assoluto per tutti compreso il presidente dell’Automobile Club, avv. Innocenzo de Sanctis che ieri ha appreso la notizia mentre era in viaggio per Brescia per partecipare alla Mille Miglia, un’altra delle passioni storiche di Franco Allegri. Molto turbato, de Sanctis ha voluto ricordarlo così. “Con Franco se ne va un pezzo importantissimo sia dell’Automobile Club di Rieti dove era entrato a soli 18 anni, sia del mondo delle corse. Se ne va una persona seria, una persona perbene, un uomo di sport”. Lo stesso presidente ha poi voluto ricordare l’amico e il compagno di scuola. “Ci conoscevamo dalla prima elementare – sottolinea de Sanctise per me si tratta di una perdita pesante. Con lui ho diviso tanti anni di legame non solo sportivo. Non ho perso un amico, ho perso l’Amico”. De Sanctis e Allegri per oltre 50 anni hanno stretto un connubio che ha fatto diventare la Coppa Carotti la corsa più affascinante del continente. Quella corsa che da oggi non sarà più la stessa.  

Foto: RietiLife ©

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