“Amate Amatrice”, il primo pranzo della nuova mensa voluta dal Corriere della Sera, La7 e Tim

Primo pranzo solidale mercoledì 12 aprile alle 13.00 nella mensa del villaggio del food di Amatrice in corso di realizzazione su progetto di Stefano Boeri grazie ai fondi raccolti da «Un aiuto subito.Terremoto Centro Italia 6.0» del Corriere della Sera e di TgLa7 insieme a TIM, l’iniziativa solidale che dal 1997 costituisce un riferimento sicuro per quanti vogliono contribuire a opere di pubblica utilità all’indomani di eventi catastrofici.

I fondi per le popolazioni colpite dal sisma in centro Italia, raccolti con «Un aiuto subito» da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso Banca Prossima e la piattaforma di crowdfunding TIM “WithYouWeDo”, ammontano a 8 milioni di euro. Il primo pranzo ufficiale della mensa è la prova tangibile della ricostruzione, nel quadro del progetto Amate Amatrice, grazie al contributo progettuale dell’architetto Stefano Boeri e al contributo operativo di Regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg, Filiera del Legno Fvg. Una sfida importante che ha impegnato l’intero staff di Stefano Boeri Architetti in un progetto innovativo, interamente in legno, realizzato in tempi rapidissimi per contribuire a superare una drammatica emergenza.

Al pranzo di inaugurazione della struttura prenderanno parte, con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e le rappresentanze delle istituzioni locali, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Enrico Mentana, direttore del TgLa7, Vasco Errani, commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, l’architetto Stefano Boeri, Matteo Marsilio, rappresentate della Filiera del Legno friulana coordinata da Innova Fvg e Marcella Logli, Direttore Corporate Shared Value di TIM.

Un pranzo solidale di fundraising, segno di buon auspicio per il villaggio del food, ormai prossimo all’apertura prevista ufficialmente per il 1 maggio, nonché un segno di ringraziamento per tutte le aziende e gli imprenditori che hanno già contribuito o che contribuiranno con i loro prodotti all’avvio definitivo della struttura.

Il pranzo verrà preparato dai ristoratori amatriciani proprio in quello che diventerà, secondo la visone di Stefano Boeri, un polo della ristorazione che sarà ultimato a giugno e che darà lavoro a oltre 130 cittadini e rilancerà l’economia del territorio: “Sono felice che la nuova mensa di Amatrice cominci a funzionare con il coinvolgimento dei ristoratori locali, ospitando gli studenti e i docenti di Amatrice, ma anche offrendo ai cittadini e ai visitatori le qualità gastronomiche del territorio. Un piccolo grande segno di rilancio in un luogo colpito nel profondo della sua anima e del suo corpo, un luogo che sta nel cuore di tutti gli italiani”.

Il miracolo della mensa dimostra come si possa costruire in tempi rapidi, con costi contenuti, in modo sicuro e con un’elevata qualità.

“Il Friuli Venezia Giulia è orgoglioso di essere in prima fila in Centro Italia – ha dichiarato Debora Serracchiani – per offrire il connubio di esperienza umana e tecnologia che serve alla ricostruzione. Amate Amatrice, in questo senso, è davvero un progetto innovativo, che affonda le radici nella terra scossa dal sisma del ’76 e allunga le braccia verso il futuro, attraverso il più avanzato saper fare della nostra filiera del legno”.

Le fa eco Matteo Marsilio : “Siamo orgogliosi di aver raccolto, insieme alla Filiera del Legno FVG, una sfida così importante come quella della riedificazione ad Amatrice. Il completamento e la messa in uso della mensa rappresentano un forte segnale di rinascita per la popolazione amatriciana, per la ripartenza dei lavoratori e delle attività produttive. C’è ancora molto fare per restituire la quotidianità a questo territorio, ma siamo fiduciosi che la rete d’impresa e la collaborazione delle aziende della filiera friulana nell’esportare il ‘Modello Friuli’ possano essere una garanzia per ricominciare in sicurezza antisismica grazie al legno delle Alpi Giulie”.

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