Torna l’ipotesi chiusura della Polizia Postale di Rieti, il Sap: “Progetto a cui non ci piegheremo, nella Polizia mancano 18mila agenti”

Il Segretario Provinciale S.A.P., Massimo Nobili,parla della possibile soppressione della Polizia Postale di Rieti.

“Purtroppo – scrive Nobili – il vecchio progetto di chiusura delle sezioni di polizia postale, sommato a quello di posti di polizia ferroviaria nonché’ di sottosezioni della polizia stradale, è stato nuovamente rispolverato dall’esecutivo e presto, nell’arco di qualche mese, verrà ridefinita la nuova architettura della polizia postale e delle comunicazioni che sarà composta da 20 compartimenti regionali, 8 sezioni distrettuali e solo da 21 sezioni provinciali in tutta Italia”.

“Il progetto originario – aggiunge il segretario del Sap – che prevedeva la soppressione di 75 sezioni della polizia postale, da noi subito fortemente avversato, grazie all’incessante impegno di questa organizzazione sindacale, ha permesso quantomeno la riduzione delle soppressioni delle sezioni da 75 alle 54 odierne. Il piano di rimodulazione della polizia postale e delle comunicazioni presentatoci dai rappresentanti dell’amministrazione, argomentata tenendo conto delle sedi delle procure distrettuali, della dislocazione territoriale degli uffici, delle indicazioni fornite da poste italiane, della produttività e quant’altro, non ci aveva e non ci ha convinto, a nostro parere il vero motivo sta che ad oggi mancano 18mila unità nell’organico della polizia di stato e quindi non vi è più la possibilità di mantenere un efficiente funzionalità in tutti i reparti di polizia”.

“Nell’era delle truffe on line, dell’adescamento minorile tramite i social, delle sex extorsion, della pedopornografia e del cyber bullismo, reati informatici in crescita esponenziale contro i quali il nostro personale – dice Nobili – altamente specializzato con competenze acquisite nel tempo tramite corsi formativi tra l’altro molto dispendiosi, opera con instancabile impegno, per i nostri colleghi si prevede solamente una ricollocazione in specifiche sezioni presso le locali squadre mobili: al riguardo abbiamo richiesto l’assoluta salvaguardia della professionalità acquisita prevedendo l’eventuale assegnazione con decreto del capo della polizia, il riconoscimento di un profilo professionale al pari della polizia scientifica e conseguentemente un impiego esclusivo con dipendenza esclusiva dai compartimenti. La partita non è ancora chiusa comunque, aspettiamo ulteriori dati dall’amministrazione su organici delle sezioni, produttività, indicazioni forniti da poste italiane, ecc. Il Sap non ha alcuna intenzione di assecondare questo progetto, lo abbiamo detto a chiare note all’amministrazione”. Foto (archivio) RietiLife ©

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