Npc replica a Siena: “Una nostra giovane tifosa aggredita. Condanniamo i post contro Myers”

Dopo le accuse della Mens Sana Siena per i post razzisti scritti da alcuni tifosi reatini su Facebook sul profilo di Mike Myers (leggi), la Npc Rieti condanna questi episodi ma porta alla luce anche un tentativo di aggressione subito da una giovane tifosa reatina al termine della partita di sabato sera.

LA NOTA DELLA NPC

La NPC Rieti Pallacanestro, in merito ai fatti avvenuti dopo la fine del match vinto a Siena ed in riferimento al comunicato ufficiale della Mens Sana Siena, tiene a sottolineare e ribadire gli ottimi rapporti tra le due società testimoniati dalla cordiale accoglienza riservata a dirigenti, staff e giocatori senesi nel match di andata e contraccambiata al ritorno al PalaEstra dove giocatori, staff e tifosi hanno goduto appieno dell’ospitalità della società e della città del Palio.

Siamo fermamente a ribadire il nostro convinto NO ad ogni forma, o presunta tale, di manifestazione di stampo razzista che non appartiene all’ambiente della pallacanestro e tanto meno a quello della pallacanestro reatina. Nella nostra città e nelle nostre squadre, infatti, nel corso dei decenni, si sono susseguiti atleti di colore che hanno fatto la storia del basket italiano e cittadino, che hanno fortemente amato Rieti e l’Italia e che fortemente sono stati amati.

Condanniamo dunque, in maniera netta e decisa questo fenomeno che purtroppo alcune volte (sempre di meno per fortuna) torna a far parlare di sè. Condanniamo fermamente anche i post apparsi sul profilo Facebook del giocatore Mike Myers a cui vanno le nostre scuse ufficiali convinti del fatto che chiunque utilizzi la pallacanestro per insultare e tirar fuori argomenti che nulla hanno a che vedere con questo sport non faccia altro che il male dello stesso. Siamo più che certi che gli autori di questi post abbiano capito i propri errori e siano pronti a chiedere scusa a società e giocatore assumendosi la piena responsabilità per quanto accaduto.

Al tempo stesso però dobbiamo anche integrare quella che è stata l’incompleta narrazione dei fatti avvenuta da alcuni quotidiani e dal sito Basketitaly. La società NPC Rieti Pallacanestro tiene a precisare che i presunti “buu” levatisi durante la gara dallo spicchio di gradinata ospite non hanno nulla a che fare con il razzismo, essendo stati utilizzati anche in altre occasioni dalla nostra tifoseria, e non solo dalla nostra, contro giocatori non di colore.

La verità ed i fatti vanno raccontati nella loro interezza ed allora se quotidiani e sito parlano di razzismo o presunto tale, non possono non raccontare di aggressione o presunta tale avvenuta ai danni di una giovane tifosa e a tesserati della NPC Rieti, episodi questi facilmente riscontrabili ed oggettivamente verificabili in quanto sono attualmente al vaglio, non per nostro volere, delle autorità competenti. Teniamo a sottolineare che i giocatori che hanno festeggiato con il proprio pubblico non hanno provocato nessuno, né tanto meno mancato di rispetto a qualcuno. Siamo orgogliosi della nostra tifoseria e lo gridiamo con forza e convinzione. A Siena abbiamo ottenuto una grande e bellissima vittoria, per noi fondamentale, e se a qualcuno non sta bene se ne dovrà fare una ragione.

Foto: RietiLife ©

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