Refrigeri: “La Regione non abbandona gli abitanti delle zone colpite dal sisma”

L’assessore regionale reatino Fabio Refrigeri interviene sulla questione delle proteste degli abitanti delle zone colpite dal sisma. “La Regione Lazio non abbandona nessuno, tanto meno i territori colpiti dal sisma, per i quali ora dopo ora, giorno dopo giorno, da agosto scorso, nessuno si è mai tirato indietro; nemmeno verso i cittadini di Grisciano, che domani hanno scelto di manifestare dissenso rispetto all’operato delle istituzioni che si sono prodigate sino ad oggi. Anzi, proprio nel caso di Grisciano, al di là di qualcosa che somiglia ad una parola d’ordine, non coincide il concetto di ‘abbandonato’. Venerdì, infatti, sono stato lì, per raccogliere tutte le indicazioni del caso e verificare il reale stato delle cose. Ho incontrato proprio i residenti e i comitati della Frazione, per fare il punto della situazione e illustrare le iniziative messe in campo nella gestione del post-terremoto. Ho informato sul fatto che proprio venerdì sono iniziati a Grisciano i lavori di rimozione delle macerie. Le operazioni sono condotte dai Vigili del Fuoco per quanto riguarda la raccolta delle macerie, e dall’Esercito per il trasporto nel sito di deposito temporaneo di Terracino. Nel sito vengono conferite tutte le macerie che provengono dal Comune di Accumoli, una media di 150 tonnellate al giorno. Per quanto riguarda invece le casette (SAE – soluzioni abitative in emergenza) sono state individuate ed acquisite 11 aree nel Comune di Accumoli. Sono due le gare indette e 4 i progetti trasmessi ed approvati. La macchina della gestione post-emergenza è operativa e stiamo lavorando tutti al meglio per risolvere i problemi e tornare al più presto alla normalità. In conclusione, manifestare è sicuramente lecito, ma assume senso quando alla popolazione, già provata da una vicenda grave come quella del terremoto, non si propinino parole d’ordine evidentemente fasulle. Se i cittadini di Grisciano fossero stati abbandonati, venerdì scorso non mi avrebbero visto in faccia: e, invece, è avvenuto il contrario”. Foto (archivio) RietiLife ©

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