Gioia, dolore e scommesse vinte: la domenica del Rieti capolista (anche contro un arbitro da rivedere) / I COMMENTI – LE FOTO

Domenica strana, di dolore ma anche di grande cuore e grinta per il Rieti che piange il suo tifoso Manlio Coletti LEGGI LEGGI ma vince pure in nove contro l’Arzachena per 1-0. Le voci del dopo gara sono di grande soddisfazione per tre punti voluti, nonostante l’arbitraggio assolutamente da rivedere di Gianpiero Miele di Nola, che ha dispensato cartellini a raffica, fischiato cose da non fischiare e lasciato correre là dove non doveva lasciar correre, cacciando due giocatori del Rieti per doppio giallo.

“Credo che stanotte farò fatica a prendere sonno – ha detto ieri nel dopo gara Tiziano Tiraferri, autore del gol decisivo e poi espulso che ha vinto una scommessa con il papà  – in mezz’ora è successo di tutto: sono entrato, ho avuto subito un’occasione, ho segnato e sono stato espulso per aver esultato aggrappato alla rete di recinzione. Ma visto l’epilogo va bene anche così: ringrazio i compagni di squadra che mi hanno sempre supportato, un grazie particolare a Marcheggiani che mi aveva promesso di contraccambiare prima o poi con un assist dei suoi per trovare il primo gol della mia esperienza in maglia amarantoceleste”.

Alla gioia di Tiraferri s aggiunge quella del presidente Riccardo Curci:  “Non bravi, neanche bravissimi, ma molto di più. Siamo stati fantastici, in 10 contro 11 abbiamo dominato, le migliori occasioni sono state le nostre, poi il gol a suggellare questa supremazia. In doppia inferiorità numerica siamo riusciti a fare sempre bene: questa vittoria ci da la dimensione del gruppo, la voglia di arrivare fino in fondo. L’arbitro? Spero per lui che sia incappato semplicemente in una domenica sfortunata, altrimenti per lui la vedo dura. Ora però – conclude Curci – pensiamo alla prossima partita: a Sansepolcro non sarà facile”.

Vittoria con dedica Lo aveva detto alla vigilia, Fabrizio Paris: “Vinciamo anche per Manlio”. E la squadra in campo lo ha accontentato rendendo la giornata praticamente perfetta. “Con Manlio avevo un grande rapporto di amicizia, dispiace averlo perso cosi, la vita è crudele, ma oggi volevamo rendergli omaggio in qualche modo e ci siamo riusciti”. Riusciti sì, ma con una prestazione superlativa, ben oltre le aspettative. “Direi una prestazione epica – prosegue Paris in conferenza stampa – In dieci per settanta minuti, addirittura in nove per un quarto d’ora: ho visto di tutto in campo. Grinta, determinazione, sacrificio, voglia di aiutarsi a vicenda: riassumendo, ho visto un grande gruppo con una grande voglia di lottare insieme per arrivare il più in alto possibile. Tatticamente dall’espulsione di Dalmazzi in poi, abbiamo cambiato poco: siamo rimasti con le due punte perché volevamo vincerla e questo probabilmente è stato il segreto. L’arbitro? Non voglio cadere nelle provocazioni: lo avete visto tutti, giudicate serenamente. Spero sia stata la classica giornata-no come può capitare ad ognuno di noi”.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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