La Regione vicina al Reatino per il sisma: approvate tre risoluzioni per la ricostruzione

Con l’approvazione di tre risoluzioni si è concluso il Consiglio regionale del Lazio dedicato alle comunicazioni del presidente della Regione Nicola Zingaretti sul terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito, tra gli altri, i comuni laziali di Amatrice e Accumoli.
Una risoluzione di maggioranza – primo firmatario Daniele Mitolo – ha impegnato la Giunta, oltre a continuare negli impegni e nelle attività già avviati sin dai primi giorno dell’emergenza, a valutare insieme al Consiglio una legge regionale per la ricostruzione, a istituire un ufficio speciale per la ricostruzione composto da Regione e comuni interessati. Al più presto, sempre secondo questo atto di indirizzo, vanno ristabilite le funzionalità del nuovo ospedale di Amatrice e della scuola alberghiera.

Anche la risoluzione del centrodestra – presentata da Francesco Storace e da Antonello Aurigemma più altri – impegna Zingaretti tanto a valutare rapidamente la proposta di legge n. 341 del 14 settembre “Disposizioni in materia di riduzione del rischio sismico e di ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma“, quanto a ristabilire la piena funzionalità dell’ospedale “Grifoni” di Amatrice.

Pure il “De Lellis” di Rieti va adeguato al rischio sismico. Sempre lo stesso atto di indirizzo impegna il presidente a estendere il finanziamento per gli immobili delle zone terremotate pure ai magazzini e a quelli con altre destinazioni d’uso. Il presidente dovrà intervenire presso il governo per consentire ai comuni rimasti fuori dal decreto di accedere ai finanziamenti per sottoporre a verifiche sismica gli edifici danneggiati o inagibili.

Oltre a una serie di misure per censimenti, progetti di restauro e incentivi ai proprietari degli edifici a rischio, una terza risoluzione presentata da Devid Porrello e gli altri cinque stelle impegna Zingaretti e assessori al varo di campagne di formazione sui terremoti e un sito web sulle attività amministrative, economiche e gestionali per emergenza e ricostruzione. Lo scopo: garantire pubblicità e contrasto della corruzione. La Regione dovrà redigere un protocollo di intervento emergenziale per le aree rurali, specie per gli allevamenti, con indennizzi più alti per i danni provocati da fauna selvatica.

Ridare la vita” alle città colpite dal sisma, del resto, è stato sin da subito l’obiettivo indicato dal presidente della Regione, che ha introdotto la seduta, fornendo un quadro delle risorse messe in campo per l’assistenza sanitaria, sociale ed economica, fin dalle ore successive al sisma.

Cinquecento volontari al giorno, 5 milioni stanziati immediatamente dalla giunta e 1,3 dal Consiglio, 70 ambulanze e 8 elicotteri impegnati, 2 presidi per l’assistenza, 14 campi attivati, oltre 4 mila schede redatte dai tecnici sugli edifici della zona, ripristinata in tempi record la rete viaria principale. Zingaretti ha poi ricordato il decreto del governo, firmato la settimana scorsa, che apre, di fatto, la fase successiva all’emergenza. Ad Amatrice saranno realizzate, entro la Pasqua del 2017, 15 aree destinate all’emergenza abitativa, 5 aree commerciali, 7 aree abitative e 2 commerciali ad Accumoli.

La Regione è anche intervenuta sul fronte del diritto allo studio, garantendo contributi agli studenti della zona e l’azzeramento delle tasse universitarie. Esenzione garantita a tutti i cittadini anche per i ticket sanitari. Sono stati messi in campo anche interventi di sostegno al reddito, sia per i lavoratori autonomi e dipendenti. Saranno poi realizzate stalle provvisorie e alloggi di emergenze per tutti gli allevamenti che ne hanno fatto richiesta. Il contributo per la ricostruzione sarà del 100 per cento per ricostruire le prime case e le imprese di tutta l’area dei Monti reatini. Contributo pieno anche per le seconde case nei centri storici, al 50 per cento per tutte le altre.

Nel corso del dibattito è stata chiesta a Zingaretti la massima trasparenza sul nuovo direttore che dovrà essere scelto per la protezione civile. Critica l’opposizione sulla guida della struttura emergenziale, non affidata a rappresentanti del Lazio. Molte i problemi segnalati, dalla viabilità, alla situazione degli ospedali e dei presidi sanitari, alle reti di comunicazione, all’individuazione dei danni al di fuori dell’area individuata nel decreto (il cosiddetto “cratere”), alla cura degli animali negli allevamenti. È stata poi chiesta una relazione mensile sull’andamento dei lavori da effettuare in commissione Ambiente. È stata infine rilevata la necessità di una vera e propria detassazione delle popolazioni colpite dal sisma (ad esempio bollo auto e addizionale regionale Irpef).

Zingaretti, nella replica, ha auspicato che la nomina del nuovo direttore della protezione civile regionale avvenga in tempi brevi. È stato affidato un interim al direttore della centrale unica per gli acquisti per garantire tempi rapidi nelle gare, che in questa fase costituiscono la funzione principale che deve svolgere. Il presidente, infine, si è impegnato sulla ricostruzione immediata dell’ospedale di Amatrice. Nel frattempo sarà messo in campo un presidio sanitario attrezzato per i mesi invernali. Il Consiglio regionale sarà costantemente informato attraverso audizioni nelle commissioni competenti, ha assicurato il presidente.

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