Le strade provinciali passano alla Regione. Anas si occuperà di Salto Cicolana e Picente / Firmata la convenzione

Torneranno statali e in gestione ad Anas circa 500 chilometri di strade ex statali attualmente di competenza della Regione Lazio. È quanto prevede la convenzione firmata oggi al ministero delle Infrastrutture dal governatore Nicola Zingaretti e dal presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, alla presenza del ministro Graziano Delrio.

La convenzione prevede che Anas provvederà a fornire i servizi di sorveglianza della rete e primo intervento, manutenzione invernale e manutenzione ordinaria.? Parallelamente la riorganizzazione delle strade regionali del Lazio prevede un analogo passaggio di circa 500 km di strade provinciali alla Regione, e che richiederanno un impegno importante da parte di Astral, l’azienda delle strade regionali.

Nel dettaglio la convenzione ha l’obiettivo di disciplinare l’affidamento ad Anas dei servizi di sorveglianza della rete, manutenzione ordinaria e manutenzione invernale su alcuni tratti di 13 strade: la Cassia, la Cassia Bis, la Flaminia, la Tiburtina Valeria, la Casilina, la Pontina, la 155 ‘Di Fiuggi’, la 156 ‘Dei Monti Lepini’, la 214 ‘Maria e Isola Casamari’, la 260 ‘Picente’, la 578 ‘Salto Cicolana’, la 690 ‘Avezzano-Sora’. Complessivamente 481 chilometri di ex strade statali che vengono riclassificate come strade nazionali e trasferite per competenza ad Anas Spa.?

“Va avanti – dice Zingaretti su facebook – la messa in sicurezza e il potenziamento delle strade del Lazio, su cui stiamo investendo più di 1 miliardo di euro. Oggi, insieme al Ministro Delrio e al presidente di Anas Armani, facciamo un altro passaggio importante: la Regione, attraverso Astral, acquisisce la gestione delle strade provinciali, mentre le strade consolari passano sotto la gestione ordinaria e la manutenzione di Anas, che già le gestisce fuori dal Lazio. Facciamo ordine su un settore strategico per rilanciare la competitività del territorio e migliorare la qualità della vita delle persone”.

Foto: fb ©

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