Cracco ai fornelli per Amatrice: “Altro che aglio e cipolla, l’amatriciana si fa con… l’amore”

(di Sabrina Vecchi)Come si fa l’amatriciana? Con tanto amore!“, risponde così lo chef pluristellato Carlo Cracco ed azzera in un colpo solo ogni sterile polemica sulla ricetta dei celebri spaghetti. Perché ieri sera all’istituto Alberghiero cena_beneficenza28Costaggini di Rieti protagonista è stata la solidarietà, pur servita su piatti da re e con ospiti vip, tra cui il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il mister Roberto Mancini e tante autorità cittadine.

Si è conclusa con il tutto esaurito la tre giorni di cene “Le stelle tornano a scuola“, ideata dagli chef Maurizio e Sandro Serva del ristorante La Trota di Rivodutri, al fine di devolvere l’intero ricavato alla riattivazione dell’istituto Alberghiero di Amatrice danneggiato dal sisma del 24 agosto.

Dopo la serata della ristorazione reatina e quella della ristorazione laziale sono scesi tra i fornelli i grandi  chef di caratura nazionale: Cracco, Bottura, Uliassi, Cedroni, Esposito e i Fratelli Serva hanno impiattato leccornie da gourmet per deliziare i palati dei 200 ospiti paganti. E lunga era la lista di attesa di chi non ha fatto in tempo ad assicurarsi un posto a tavola.

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Grandi manovre in cucina per la preparazione della cena, una cucina più unica che rara considerando che sette dei più famosi cuochi d’Italia erano lì tutti insieme a “spadellare”. Udite udite, mangiando prima tutti insieme cena_chef_stellati_7690_lifela pizza dal cartone. “Non potevo mancare, era mio dovere come lo è stato nel 2012 quando il terremoto devastò le mie terre emiliane” dice Massimo Bottura mentre infila in fretta e furia il camice da chef; più sornione Gennaro Esposito, che illustra con la calma e la dovizia di particolari del napoletano verace le caratteristiche del risotto che preparerà. Moreno Cedroni lo “sperimentatore” non si smentisce e rivisita il pane con una ricetta di pesce che non può mancare nelle sue preparazioni, Mauro Uliassi incanta tutti con una simpatia ed una parlantina contagiose raccontando i suoi disastrosi inizi in cucina. Carlo Cracco il divo si fa pregare un po’ di più, non si pronuncia sulla riservatissima ricetta dell’uovo affumicato che preparerà per i commensali ma poi oltre all’uovo rompe anche il ghiaccio e si concede a favore di telecamere: “Questa tragedia ci ha colpiti tutti ed è dalla scuola che vogliamo ripartire, è la cosa più importante. Altro che aglio e cipolla, è l’amore quello che conta”. E buon appetito.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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