Il dramma dei soccorritori: “Sembrava un bombardamento. Estratti tanti corpi”

(di Chiara Pallocci) Marco Gunnella è uno dei tantissimi reatini che è stato coinvolto nelle operazioni di soccorso dopo il sisma che la notte scorsa ha devastato i Comuni di Amatrice ed Accumoli.

 

Con la voce ancora stanca per le tante ore passate a scavare tra i cumuli di macerie ci racconta quanto dura e sconvolgente sia stata questa esperienza: “Faccio parte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio, nello specifico della Sezione di Rieti e immediatamente dopo la prima fortissima scossa io e i miei compagni ci siamo allertati e in poco tempo organizzati. Alle 5 eravamo già sul posto, tra i primi ad arrivare”.

 

Ci dice come nel caos iniziale abbia lavorato navigando a vista: “Non era ancora in piedi tutto il meccanismo di soccorso quindi abbiamo operato ascoltando le voci, le richieste di aiuto, seguendo spesso le indicazioni degli abitanti” e prosegue “Ho estratto diversi corpi dalle macerie, adulti, bambini e purtroppo non sempre vivi. ”

 

Un’esperienza che tocca profondamente anche chi è abituato a trovarsi in queste situazioni: “Sono i dettagli che mi tornano continuamente in mente. Lo scenario era apocalittico, sembrava una città sotto bombardamento. Il corpo di un bambino, ancora caldo, pensando che magari sarebbe bastato che dormisse 10 cm più in là per salvarsi.”

 

Foto: RietiLife ©

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