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(di Matteo Carrozzoni) Se per i più Calcutta è solo la capitale del Bengala occidentale, in India, per una grossa fascia di giovani è il nome di un cantante romano-pontino di quel genere definito, appunto Indie, che sta riscuotendo un successo sempre più grande, tanto da essere stato definito dalla critica “caso musicale dell’anno” e che la rassegna “LargoCult” è riuscita a portare a Rieti nell’ unica data libera dell’artista del suo tour estivo “Mainstream”.
Quasi un migliaio di ragazzi provenienti da tutto il centro Italia hanno saturato ogni angolo di Largo San Giorgio , approfittando del concerto gratuito del cantautore classe 1989, creando una vibrante atmosfera da concerto, nella raccolta piazzetta del centro storico reatino.
Nonostante l’inusuale affollamento, la serata si è svolta nella più totale tranquillità, sotto gli occhi vigili della security e con la presenza rassicurante di un’ambulanza, mentre centinaia di braccia alzate ed altrettanti smartphone si muovevano al ritmo di “Frosinone” e “Che cosa mi manchi a fare” ed altrettante braccia si stendevano verso le numerose postazioni di birra alla spina, a portare indotto a chi ha scommesso ed investito sull’ evento.
Al termine della serata la folla si è riversata composta per le strade del centro, dove molti bar sono rimasti aperti per l’occasione fino anche alle 3 del mattino, a dimostrazione che la città può davvero vivere anche di eventi che attraggano anche da realtà limitrofe. Basterebbe un calendario organico di iniziative valide, messe a sistema e non sovrapposte come spesso accade, insieme ad un’organizzazione attenta e precisa come quella vista per l’occasione a Largo San Giorgio, i cui gestori-organizzatori non possono che raccogliere il merito di aver organizzato uno degli eventi dell’anno.
Foto: Filippo MARCELLI ©
Foto: Filippo Marcelli ©
