“Amianto in ospedale”: Cittadinanzattiva scrive alle istituzioni

Il Coordinatore Provinciale di Cittadinanzattiva Rieti, Renato Desideri, ha inviato una lettera aperta a politica e vertici aziendali Asl per chiedere conto dei lavori di rimozione dell’amianto all’ospedale di Rieti con contestuale richiesta di verifica sul rispetto dei protocolli di sicurezza

“A conoscenza dell’avvio dei lavori di rimozione del vecchio pavimento in “vinil/amianto” presso l’atrio del reparto di ostetricia dell’Ospedale di Rieti – scrive Desideri – sabato 16 luglio scorso, ci siamo recati sul posto, in zona di ‘passaggio sicuro’ per parenti, pazienti ed operatori. Ma ci siamo trovati difronte ad una situazione che riteniamo almeno meritevole di chiarimenti e verifiche”

“Sabato pomeriggio – scrive Desideri – infatti, alle ore 17,30 circa,  nella zona interessata ai lavori, al 1° piano del suddetto Ospedale, abbiamo trovato gran parte dell’atrio isolato da una plastica trasparente fissata alle pareti da un nastro adesivo con su scritto, per tutta la sua lunghezza,  ‘pericolo amianto’. Nel verificare la presenza di 2 operai intenti allo ‘spazzolamento’ del pavimento  precedentemente interessato alla rimozione delle piastrelle di vinil/amianto, è stata notata la presenza di polvere sospesa ed in parte già depositata sulla superficie della paratia di plastica – posta per ‘isolare e sigillare’, in modo completo, l’area dei lavori di bonifica- che non manteneva affatto l’isolamento previsto, per la ragione che presentava dei vistosi ed evidenti varchi, sia nelle giunture verticali, che in alto, dove si fermava a circa 30/40 cm dal soffitto. Le piastrelle rimosse erano già state portate via, e gli operai intenti alle pulizie rimasti erano, in ogni caso, privi di qualsiasi presidio di protezione, come tute, maschere, e guanti. Nell’aria si respirava una fastidiosa polvere, presente anche sul pavimento e sulle pareti oltre la zona isolata, mentre personale, pazienti e parenti, circolavano liberamente nel “passaggio di sicurezza” attiguo all’area dei lavori”

“Preoccupati per il possibile pericolo di inquinamento diffuso, abbiamo creduto opportuno richiamare subito l’attenzione delle istituzioni interessate. Un inequivocabile cartello affisso anche all’interno del reparto di Ostetricia e ginecologia, infatti, ha posto l’accento su possibile ‘Rischio Amianto’, avvertenza stampigliata centinaia di volte anche sul nastro che avrebbe dovuto sigillare l’area interessata ai lavori” continua Cittadinanzattiva.

“Data la presenza ancora molto diffusa di tale pavimentazione in molte aree dell’Ospedale reatino –e presumibilmente in molti ospedali del Lazio e d’Italia, costruiti in un’epoca in cui l’amianto era legale- ci chiediamo se tali lavori verranno effettuati con simili criteri. In tal caso, se vere le affermazioni tranquillizzanti della Direzione dell’Ospedale circa il rischio ‘… pressoché nullo del vinil/amianto’, non hanno senso cartelli e divieti sul ‘pericolo amianto’. In altri casi, se sussiste un rischio reale, ci chiediamo le ragioni degli evidenti, approssimativi, sistemi di messa in sicurezza delle aree interessate ai lavori di bonifica” dice Cittadinanzattiva.

“In ogni caso, chiediamo che, a maggior tranquillità di tutti, vengano effettuati dei monitoraggi per eventuale inquinamento ambientale nelle aree interessate ai lavori e in quelle prossime, con prelievi di campioni di polveri sospese e depositate su pavimenti e pareti, prima, durante e a fine lavori. Chiediamo infine, che la Regione Lazio adotti un piano di monitoraggio ed proceda senza indugio ad interventi urgenti su tutti gli ospedali e presidi sanitari presenti nella nostra Provincia e nella nostra Regione, potenzialmente interessati all’opera di bonifica da amianto, nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti” conclude l’associazione.

 

Foto:RietiLife ©

 

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