Liste di attesa: la Asl in campo per ridurre i tempi.Lo annuncia la stessa azienda. eni giorni scorsi i grillini avevano lanciato un’offensiva sul tema, facendo anche le loro proposte (leggi).
“I tempi di attesa – scrivono dalla Asl – rappresentano un indicatore di equità del sistema sanitario, un elemento di critica nei confronti della sua accessibilità ed una delle principali preoccupazioni per i pazienti. Sappiamo che il problema esiste ed è multi fattoriale, soprattutto nella nostra provincia; l’invecchiamento della popolazione, l’incremento delle patologie croniche e la loro progressiva deospedalizzazione. Un atteggiamento consumistico delle prestazioni di specialistica, non sempre giustificato da necessità cliniche e un’offerta di prestazioni non sempre sufficiente, rappresentano gli elementi che lo generano”.
“Ma i dati vanno interpretati in modo corretto altrimenti si corre il rischio di stravolgere la realtà – scrive la Asl – Facciamo alcuni esempi: La prima data prenotabile per una visita oculistica è l’8 giugno prossimo presso l’ambulatorio di via delle Ortensie; la prima data prenotabile per un Rx del torace è oggi, 6 giugno (disponibilità mattina/pomeriggio). In tal senso, da sottolineare, che i tempi di attesa di tutta la radiologia convenzionale erogabile in tale sede sono stati ricondotti nei limiti stabiliti grazie alle recenti modifiche organizzative adottate; infine l’Ecografia dell’addome, una delle prestazioni diagnostiche più richieste, è assicurata, qualora prescritta in priorità “U”, “B” o “D” nei giorni previsti e cioè rispettivamente in 3, 10 o 60 giorni: soltanto se prescritta senza indicazione di priorità, fa registrare 5 mesi ad Amatrice e 6 mesi a Magliano“.
“La Direzione Aziendale – chiude la Asl – è consapevole che il problema delle liste di attesa è quello che colpisce di più i cittadini. Per superare il problema, stiamo ragionando su più fronti, a cominciare dal modello organizzativo: Segnaliamo, tra gli altri, gli accordi in corso con i Medici di Medicina Generale in tema di appropriatezza prescrittiva; la riorganizzazione interna dei servizi; l’attivazione di percorsi dedicati alla presa in carico dei pazienti cronici; l’ampliamento dei percorsi per i pazienti oncologici e non ultimo, gli accordi con altre Strutture pubbliche per la fornitura di prestazioni specialistiche ambulatoriali”.
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