Fdi-An: “Si riparta dal lavoro per il futuro della città”

I Coordinamenti Cittadini  Fratelli d’ Italia – AN Rieti intervengono sul diritto al lavoro definito “come punto di partenza per costruire l’ alternativa”. 

“Mentre minoranze organizzate festeggiano in Italia il riconoscimento di presunti diritti civili – scrive Fdi-An- il nostro territorio piange la scomparsa di un uomo di 42 anni, licenziato assieme ad altri 16 colleghi dall’ennesima impresa in chiusura. Siamo costretti ad assistere allo smantellamento dello stato sociale e delle garanzie a tutela dei lavoratori, con percentuali in continua crescita di italiani che rinunciano a curarsi non potendo far fronte alle spese, e il Governo vara una legge sulle unioni civili che, in un paese al collasso, verrà utilizzata nella stragrande maggioranza dei casi per regolarizzare unioni improbabili tra parenti e conoscenti per potersi garantire diritti e vantaggi fino ad oggi riconosciuti dallo Stato alle famiglie in quanto cellule di una comunità che si perpetua. Così la presunta estensione di diritti si trasforma in una ulteriore spallata ad un sistema paese dove diminuiscono i matrimoni e le nascite sprofondano sotto zero, dove si reclamano diritti di ogni tipo, mentre ci si scorda dei propri doveri nei confronti dello Stato attraverso una sempre più diffusa e stratificata corruzione in ogni settore della società”.

“Come al governo della nazione – aggiungono – così a Rieti, un’ amministrazione variopinta dove nessuna delle anime che la la compone è riuscita a fare sintesi e a dare una linea politica, facendo prevalere a tratti il modus operandi ex DC, a tratti le sparate radical comuniste, ma con un occhio sempre attento a non scontentare nessuno, in particolar modo le nomenclature cittadine, inaugura piazze di un centro storico spesso deserto, costellato di vetrine vuote e serrande abbassate, ormai popolato in gran parte da immigrati gestite da cooperative che a tutto stanno attente meno che all’integrazione di questa povera gente nel sistema cittadino, lasciata senza occupazione a sopravvivere per mezzo di sussidi. Noi di Fdi – AN siamo convinti al contrario che la tutela delle persone passi attraverso la restituzione e la salvaguardia della loro dignità personale e sociale. Il lavoro è il mezzo attraverso cui un individuo si sente uomo tra gli uomini. Solo politiche incentrate sulla difesa e l’aumento dell’occupazione nel nostro paese e nella nostra città daranno la possibilità di scongiurare il baratro verso cui andiamo incontro a grandi passi”.

“Concedere la cittadinanza per andare a ingrossare le file dei disperati senza lavoro – continuano da Fdi-An – non crea integrazione ma al contrario , intolleranza da entrambi le parti, perché non si è abituati a condividere a sudare e a sacrificarsi. Il coordinamento cittadino di Fdi – AN lancia l’ invito a tutte le forze politiche e sociali a ripartire dal diritto al Lavoro come prerogativa per qualsiasi tipo di ragionamento sul futuro della Città. Nelle prossime settimane inizieremo una serie di incontri con rappresentanti delle categorie per approfondire e dettagliare le nostre proposte per salvare questa città da una crisi che non pare avere fine, sperando di non dover più leggere sui giornali tragedie legate alla crisi occupazionale”.

 

Foto (archivio) RietiLife ©

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