Comitato Diritto Salute: “Risposte deludenti dalla Asl, vogliamo altro confronto”

Il 25 aprile scorso le associazioni appartenenti al Comitato Diritto alla Salute e alle Politiche Sociali della Provincia di Rieti si sono riunite per eleggerne il nuovo coordinamento.

“Questo Comitato – ricordano in una nota dallo stesso – nei suoi trent’anni di vita ha svolto un incessante lavoro di monitoraggio sui servizi offerti dalle direzioni generali della Asl che si sono succedute negli anni, evidenziandone le carenze e segnalando, di volta in volta, criticità e disfunzioni; svolgendo contemporaneamente un’attività d’ informazione alla popolazione attraverso la diffusione di comunicati a mezzo stampa, fino ad arrivare alle recenti assemblee pubbliche di due anni fa per bloccare il ridimensionamento dell’Ospedale Provinciale attraverso una mobilitazione cittadina. Missione unica del Comitato è la tutela dei pazienti e la garanzia del diritto all’ accesso di cura. In virtù della propria finalità, nel mese dello scorso gennaio il Comitato, sollecitato da alcune associazioni di volontariato, si era riunito per convocare un’assemblea pubblica di confronto con la Dirigenza Asl in merito alla preoccupazione emersa in seguito alla presa visione della Delibera n°107/2016 che prevedeva un declassamento dell’Ospedale de Lellis attraverso il modello per Intensità di Cura. Azione che avrebbe comportato la chiusura dei reparti di Oncologia e Nefrologia venendo accorpati in una nuova Area Medica che di fatto diventava un poliambulatorio”.

“Considerata la visione del Comitato – dice ancora la nota – che mira alla tutela del paziente, prima di iniziare azioni di mobilitazione, si è chiesto, anche a mezzo stampa, alla Direzione Sanitaria un incontro pubblico per un confronto chiarificatore e propositivo. Incontro che si è svolto il 2 febbraio scorso. In questo incontro la Direzione Sanitaria ha rassicurato le parti sociali, rendendosi disponibile a successivi incontri, altresì si impegnava a non chiudere i reparti suddetti e ad annullare la delibera 107/2016 e il modello intensità di cura. Nelle settimane successive si sono svolti alcuni incontri tra il Comitato Diritto alla Salute e la Direzione dell’Azienda Sanitaria di Rieti. I punti di discussione sono stati i seguenti: Revoca della delibera 107/2016; Opposizione alla chiusura o spostamento dei reparti di Oncologia e Nefrologia;  Richiesta dati sui reparti menzionati e sull’attività ospedaliera del De Lellis; Opposizione all’esternalizzazione dell’Hospice con richiesta di confronto; sugli aspetti economici di detto bando di assegnazione; Richiesta dati in merito all’esperienza nell’ Area Chirurgica nell’ Ospedale de Lellis del metodo ‘Intensità di Cura’”.

“Questi sono stati i risultati – elenca il comitato in una nota a firma di Andreina Ciogli, Renato Desideri, Antonio Ferraro, Claudio Iampieri, Federico Zaccaria -La delibera 107/2016 è stata revocata. Il reparto Oncologia non è stato chiuso, e rimane nei locali attualmente occupati con la stessa organizzazione medico-sanitaria, i dati richiesti sono stati inviati in modo parziale, ed incompleti, e in misura non puntuale. Deludente è stato il confronto sull’Hospice, che ha visto disatteso un incontro con la presenza del loro Responsabile Amministrativo sui costi ed il metodo di assegnazione del bando per l’esternalizzazione. Nessuna informazione è stata data sull’area chirurgica. Per quanto riguarda il reparto di Nefrologia, malgrado l’opposizione del Comitato su motivazioni e metodo, la Direzione Asl ha provveduto a ridurre e trasferire la degenza in Medicina e centralizzare il Day Hospital sempre in altri locali con differente personale così da abbassare i livelli assistenziali verso pazienti problematici e fragili, particolarmente bisognosi di cure ed assistenza specialistica”.

“Visto il risultato deludente – continua il Comitato – nonostante qualche successo ottenuto, il Comitato Diritto alla Salute, si mobilita per la salvaguardia del malato, ma nello stesso tempo, anche se rimane amareggiato per il mancato rispetto promesso, rimane in attesa di una convocazione dalla Direzione Asl”. 

Foto (archivio) RietiLife ©

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