Quattrocento studenti reatini diventano imprenditori e creano start-up

Attive su territorio provinciale numerose start-up nate all’interno dei classi degli Istituti Superiori della provincia che spaziano dalla creazione di prodotti innovativi, a servizi per il turismo. LEVART, JELLYDRINK, AGRIVITA, COVERART: sono solo alcuni nomi delle mini imprese create. (Qui il dettaglio delle imprese scolastiche create – MINI IMPRESE SCOLASTICHE).

Gli oltre 400 studenti impegnati nel progetto IMPRESA IN AZIONE creato dalla Junior Achievement e finanziato dalla Fondazione Varrone, hanno creato la loro mini impresa con relativo organigramma societario e l’individuazione di manager nei vari settori (Affari Generali, Finanziario, Risorse umane, Marketing, Vendita, Forza lavoro, Analisi di mercato, Strategia). 

Il progetto presentato a Palazzo Potenziani lo scorso dicembre davanti al mondo imprenditoriale e produttivo del territorio, è entrato nella fase operativa e ha cambiato anche gli orari e la didattica della scuola.

In questa iniziativa sperimentale e innovativa per la scuola, fondamentale l’impegno e la disponibilità dei dirigenti scolastici e dei docenti. “È un esperimento che auspichiamo sia efficace per sviluppare tra i giovani un’attitudine imprenditiva propedeutica per lo sviluppo del territorio – commenta Valentini –  Seguiremo il lavoro  delle mini imprese scolastiche che verranno valutati  a Giugno dal mondo produttivo ed imprenditoriale”.

Il Direttore della Junior Achievement Italia, la Dottoressa Miriam Cresta aveva detto a dicembre rivolta al mondo produttivo locale: “Siete pronti a valutare 15 o 20 progetti sviluppati dalle mini imprese scolastiche o ad acquisire un prodotto o un servizio creato dagli studenti-imprenditori nel corso dell’anno scolastico?” Non si insegna marketing o gestione aziendale secondo il metodo tradizionale, ma si concretizza un’idea, un piano di azione, si crea un prodotto, si apprende l’alfabetizzazione finanziaria su cui gli studenti italiani sono molto carenti – il Direttore ha poi chiuso il suo intervento ricordando il valore strategico del progetto per til territorio – Noi siamo andati oltre le tradizionali logiche dell’alternanza scuola-lavoro, gli studenti non faranno tirocinio nelle aziende, ma creeranno essi stessi un’impresa. L’imprenditorialità è una competenza che può essere insegnata e quindi appresa – conclude Miriam Cresta.

Molti giovani e lungimiranti imprenditori del territorio, stimati in Italia e all’Estero in questi tre mesi  hanno messo a disposizione delle scuole le loro competenze, il proprio tempo e l’esperienza. E’ stata fatta un’opportuna formazione agli insegnanti anche grazie al supporto dell’Associazione RENA che ha coordinato il rapporto con le scuole per il progetto Impresa in azione, nelle figure della Dott.ssa Giada Dionisi  e il Dott.Emanuele Morciano. Il Consigliere della Fondazione Varrone Ing.Pierluigi Persio delegato per il progetto, ha commentato in modo molto positivo questo primi tre mesi di attività in cui gli stessi docenti hanno constatato una motivazione nuova e notevole negli studenti coinvolti. “Ho seguito la nascita delle start-up e ritengo che alcune mini imprese abbiamo avuto idee innovative e molto utili di cui sentiremo parlare in futuro – ha sottolineato l’Ing. Persio.

Ogni settimana ogni mini impresa ha uno spazio di 10 minuti all’interno di una trasmissione inserita nel palinsesto di Radiosiservasignora, condotta da Lorenzo Cecchetelli, per presentare il prodotto e parlare dell’azienda.  A Giugno tutti i prodotti e i servizi creati saranno valutati da un’apposita giuria. Foto (archivio) RietiLife ©

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