Howe assolto, il presidente Fidal Giomi: “L’atletica italiana non c’entra nulla con il doping”

(da fidal.it) “Oggi parlano i fatti. Ognuno ha svolto il suo lavoro e oggi siamo felici che sia stato confermato quanto noi in qualche maniera avevamo da subito affermato. Il doping non era un problema dell’atletica italiana, poi potevano esserci negligenze ma accostare l’atletica italiana al doping non era corretto”. Lo dichiara all’ANSA il presidente della FIDAL Alfio Giomi commentando la sentenza di assoluzione del TNA per 8 dei 26 atleti della FIDAL deferiti dalla Procura Antidoping per “eluso controllo”.

“Ho sempre detto che l’atletica italiana – spiega Giomi – non ha mai avuto a che fare con il doping ma ho anche espresso piena fiducia per il lavoro della Procura e del Tribunale. Ora vogliamo solo andare avanti e pensare alle gare e a Rio 2016, per noi la vicenda è chiusa, non vogliamo fare recriminazioni di nessun tipo. Guardiamo avanti con la consapevolezza che c’è tanto lavoro da fare”.

Il primo atleta a chiamarlo è stato Fabrizio Donato: “Mi ha chiamato quando è arrivata la sentenza perché voleva condividerla – precisa il numero uno della FIDAL -, è una vicenda che ho sofferto molto, poi quando si soffre molto si gioisce anche molto. Tamberi ieri (campione del mondo indoor nel salto in alto, ndr), oggi gli otto atleti prosciolti, due fatti che riportano quella serenità nell’atletica che avevamo rischiato di perdere”.

Concludendo, Giomi preferisce non commentare la richiesta del Tna alla Procura di valutare le eventuali responsabilità dei dirigenti della FIDAL all’epoca dei fatti: “Non commento, sono contento che gli atleti siano stati assolti”, ha concluso.

Foto: RietiLife ©

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