L’OPERAIA DELLA VISCOSA SFUGGITA AI NAZISTI: A RIETI DOPO 79 ANNI

Torna a Rieti dopo 79 anni, Teresa Corazza, una signora arzilla e sorridente e dolcissima, nata a San Mauro di Saline in provincia di Verona il 14 febbraio del 1923. Nel capoluogo della Sabina era arrivata nell’aprile del 1937 chiamata dalla Cisa Viscosa per lavorare nella fabbrica della seta artificiale. Nei primi tre anni aveva il compito di legare le matasse, in seguito di seguire la macchina che arrotolava il filo in coni.

In città ha vissuto, alloggiata presso il Convitto femminile delle suore salesiane, fino al settembre del 1943. Dopo il giorno 8 dello stesso mese, diffusasi la notizia che i tedeschi avevano intenzione di smontare i macchinari per portarli in Germania, trasferendo altresì le maestranze, la direttrice del convitto prese una decisione irrevocabile: far partire nottetempo le ragazze da Rieti. Un po’ alla volta le stesse lasciarono il convitto. Teresa fu una delle ultime e ricorda ancora la paura che aveva quando soldati tedeschi in divisa arrivavano nel convitto ed in modo perentorio chiedevano alla direttrice i motivi delle assenze dal lavoro delle ragazze

Tornata a casa, Teresa contrasse matrimonio con Rino Dal Dosso, un anno più grande di lei e si trasferirono a Montechiari in provincia di Brescia dove ancora risiedono. In tutti questi anni, mano nella mano, sono andati nelle scuole della zona a raccontare agli studenti le difficoltà della guerra ed a testimoniare la durezza di quel periodo. Terasa non ha mai dimenticato la città di Rieti dove sognava di tornare un giorno. L’occasione si è presenta qualche tempo fa quando monsignor Gaetano Fontana ha deciso di organizzare un viaggio a Rieti, nei luoghi di San Francesco, per i parrocchiani della chiesa di Santa Maria Assunta. “Teresa ed il marito sono stati i primi ad iscriversi al viaggio ha detto don Gaetano. Lei ci teneva così tanto a venire a Rieti che più volte ha chiesto informazioni sul viaggio”.

“Quando ho letto sul bollettino della parrocchia del viaggio a Rieti, mi si è aperto il cuore- ha detto Teresa- ed ho pensato che era giunto il momento tanto desiderato, che purtroppo non ho potuto condividere con Rino poiché si è ammalato qualche giorno prima della partenza. Io non volevo rinunciare a questa occasione- ha continuato Teresa Corazza e dopo essermi accertata che lui stava meglio ho invitato mia sorella ad accompagnarmi nella città dove avevo lasciato un pezzo del mio cuore ed alcuni ricordi legati agli anni più spensierati della mia gioventù. Aver lasciato Rieti in fretta e furia mi aveva reso triste ma adesso solo felicissima di essere ancora una volta qui”.

La guida turistica Rita Giovannelli ha fatto dono a Teresa del libro “Rieti Città Gentile” con la dedica: “A Teresa con tanto affetto e con la speranza che “accarezzando” le pagine di questo libro, corredate da belle foto della città di Rieti, possa coltivare i migliori ricordi del suo soggiorno nel centro della penisola”.

Foto: Rita Giovannelli ©

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