BUON CAPODANNO, TRA LE MUTANDE ROSSE DELLA SERA E LE CIABATTE DEL GIORNO DOPO…

(di Sabrina Vecchi) Cari lettori di RietiLife, buon anno! Forse molti di voi staranno ciabattando per casa nel tentativo di smaltire gli stravizi della nottata appena trascorsa, altri riposando, altri in compagnia di amici o parenti, altri in rilassante solitudine…di certo tutti stiamo mentalmente sperando in un 2016 soddisfacente, sereno e…fortunato! L’ultimo dell’anno resta infatti una ricorrenza celebrata in tutto il mondo con un pizzico di ritualità propiziatoria che si spera attiri un po’ di buona sorte per i giorni a venire.

In Italia si parte dalla tavola, con lenticchie e cotechini tradizionalmente protagonisti dei cenoni della sera di S.Silvestro. Una tradizione che risale agli antichi romani, per i quali la lenticchia simboleggiava i quattrini, e la carne del suino era auspicio di abbondanza; ma anche consumare uva, melograno o datteri e tutti gli alimenti che si “sgranano” proprio come i denari vorrebbe dire assicurarsi una certa tranquillità economica durante l’anno.

Ovviamente fondamentale, il cin cin con lo spumante in bicchieri rigorosamente non di plastica in modo da garantire il “tintinnio” tra calici, naturalmente dopo aver stappato a mezzanotte in punto una bottiglia “col botto”, con buona pace del galateo che bandisce come rozzissima questa modalità. Basta stare attenti ai tappi volanti che talvolta più che buona sorte causano occhi pesti, ma attenzione, stando sempre alla tradizione, se il tappo prima di finire a terra cade inequivocabilmente su una persona, sarebbe un chiaro segnale di nozze in vista nel corso del nuovo anno, e lì scegliete voi se trattasi di buona o cattiva sorte!

Uso più consolidato al Sud, quello di gettare dalla finestra vecchi oggetti tipo utensili spaiati o elettrodomestici mal funzionanti per liberarsi di preoccupazioni e affanni: un rituale a cui si attribuisce un valore di purificazione e di eliminazione dei mali fisici e morali, senz’altro più per i lanciatori che per coloro che transitano sul marciapiede adiacente alla casa in cui la lavatrice non funziona più. Di tradizione internazionale è invece il classico bacio sotto il rametto di vischio, pianta sempreverde foriera di eventi amorosi, e universale anche il via libera al colore rosso su addobbi, vettovaglie e decori, nonché sulla biancheria intima che vi porterà un’annata così passionale e carica di erotismo che “non arriverete a ridare il resto”.

E ancora, vista l’azione notoriamente purificatrice del fuoco, ben vengano caminetti e candele accese per scacciare malelingue e contrarietà e favorire l’accensione della fiamma dell’amore, laddove vischio e lingerie rossa non fossero stati sufficienti. Di reminiscenza antichissima, addirittura legata alla mirra portata in dono dai Magi, sarebbe l’usanza di bruciare incensi ed essenze profumate la notte del 31 dicembre per apportare nuove e piacevoli fragranze ai giorni seguenti, ma va bene anche una piccola composta di fiori secchi o scorze di agrumi, quest’ultime utilissime per eliminare gli odori di frittura che presumibilmente aleggiano ancora tra le pareti domestiche.

Ed in ultimo, sembra che allo scoccare della mezzanotte si debba baciare per prima la persona che più si ama tra quelle presenti, quindi alle 23.59 è d’obbligo fuggire nell’angolo diametralmente opposto a quello del vostro ex con relativa nuova fiamma fasciata di lamé che per una fortunatissima coincidenza sta trascorrendo il Capodanno nel vostro stesso locale. Evidentemente, le mutande rosse le avete lasciate nel cassetto. Foto: RietiLife ©

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