VIRGO FIDELIS, I CARABINIERI CELEBRANO IN CATTEDRALE LA LORO SANTA PROTETTRICE

Celebrata oggi la “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, nel 74° anniversario della Battaglia di Culqualber e della “Giornata dell’Orfano”. La cerimonia, organizzata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti, si è svolta con la celebrazione della Santa Messa officiata all’interno della Cattedrale di Santa Maria di Rieti, dal vescovo Domenico Pompili. Alla cerimonia erano presenti le massime Autorità civili e militari della Provincia, i Carabinieri in servizio ed in congedo del Comando Provinciale ed i rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia. La cerimonia si è conclusa, come di consueto, con un intervento tenuto dal Comandante Provinciale, Colonnello Giovanni Roccia.

LA VIRGO FIDELIS – Il sacro rito è dedicato alla Madonna, “Maria Vergine Fedele”, proclamata in data 8.12.1949, da Sua Santità Pio XII, patrona dell’Arma dei Carabinieri. La scelta della “Virgo Fidelis” come Patrona dell’Arma, il cui culto è iniziato dopo l’ultimo conflitto mondiale, è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato al servizio della Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri. Da qui il motto: “Nei secoli fedele”.

LA BATTAGLIA DI CULQUABER – In questa data ricorre anche il 74° anniversario della Battaglia di Culquaber. La battaglia fu combattuta in Abissinia (l’attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici. In quella battaglia il 1° Gruppo Mobilitato dei Carabinieri, sovrastato da preponderanti forze nemiche, si immolò quasi al completo con tale valore che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi. Oltre a numerose menzioni e decorazioni individuali, per il comportamento tenuto dall’intero Reparto, alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri, fu concessa la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventa artefice di epica resistenza. Ha prestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi”. “Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa ed impari lotta corpo a corpo nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtù’ italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”. Gli eventi richiamano i valori impersonati dall’Arma, attraverso un modello reale e sempre più attuale che incarna gli ideali perenni di attaccamento al proprio dovere e di dedizione verso la Patria.

LA GIORNATA DELL’ORFANO – In occasione di questa ricorrenza, in tutti i Comandi dell’Arma, si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”. L’Arma affida la gestione del supporto alle necessità dei propri orfani all’O.N.A.O.M.A.C., un ente morale nato nel 1948. L’aiuto economico offerto dall’Opera Nazionale di Assistenza (che trova i suoi fondi nei contributi volontari offerti mensilmente dai militari dell’Arma), è stato inizialmente devoluto ai soli orfani di Carabinieri caduti in guerra o in servizio, poi è stato esteso anche a quelli dei deceduti in congedo.

Foto: Comando Carabinieri Rieti ©

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