JOHN SILVER, È SCONTRO. UN RESIDENTE: “PETRANGELI VENGA A RENDERSI CONTO DI RUMORE E PERICOLO”

Ancora sconto sulla sponda del Velino riqualificata dal pub John Silver di via della Verdura. Continuano le proteste di alcuni dei residenti. Uno di loro, il geologo Riccardo Massimiliano Menotti, ha invitato a cena il sindaco Simone Petrangeli per spiegare i motivi delle sue lamentele. Questa la lettera che gli ha inviato.

“Signor Sindaco, la invito a cena venerdì o sabato prossimo, scelga lei, per farle costatare personalmente una situazione insostenibile. Sono obbligato a scrivere di seguito alcuni appunti e riflessioni, poiché, nel caso aderisse all’invito, non vorrei tediarla con argomenti tecnici, idraulici, giuridici e istituzionali e soprattutto perché sarebbe impossibile colloquiare in quanto il forte rumore altamente molesto prodotto da un centinaio di persone sistemate nell’area occupata dal pub John Silver impedisce la percezione della voce umana.

In primis le ricordo, Signor Sindaco, “quale Autorità comunale di protezione civile ai sensi dell’art.15 della legge 24 febbraio 1992, n.225, è invitato a monitorare con continuità le situazioni di pericolo ed ad adottare e/o mantenere ogni utile iniziativa finalizzata alla salvaguardia dei cittadini”, come le ha notificato la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, in data 15 maggio 2015.

Le illustro brevemente il significato di rischio alluvione molto elevato R4: “possibili perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche” e nell’area a rischio idraulico molto elevato R4, oggetto della concessione rilasciata dalla Regione Lazio funzionale all’attività del pub John Silver snc, in area demaniale, in destra idraulica, nell’alveo del fiume Velino, nel tratto a valle del Ponte Romano, in Comune di Rieti, all’altezza di via della Verdura, numero civico 18, ho rilevato, ma tutti possono costatare la realtà dei fatti, la presenza anche di oltre 100 persone concentrate nell’area senza vie di fuga, occupata dalle infrastrutture del pub dotato di un’unica via di uscita.

Signor Sindaco, ha valutato cosa potrebbe accadere in caso di panico, di terremoto, di piena improvvisa del f. Velino, a un centinaio di persone intrappolate tra le pareti delle case e il fiume Velino? Noto fra gli obblighi della John Silver snc ( Disciplinare di Concessione – art.8, punto 13: “Il Concessionario…si obbliga, a pena di revoca della concessione: ad assumere le responsabilità civili e penali anche verso terzi, in ordine a danni a persone o cose che dovessero verificarsi in dipendenza dell’esercizio della concessione, anche se dovuti ad eventi di piena ordinaria e straordinaria del fiume Velino sempre possibili data la peculiarità dell’area concessa”!

L’art.8 del Disciplinare di Concessione stipulato tra il Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative della Regione Lazio e la John Silver snc al punto 3 recita: “Il Concessionario…si obbliga, a pena di revoca della concessione: a non porre in essere alcuna attività in contrasto…con le vigenti disposizioni legislative…in materia urbanistica, paesaggistica, ambientale e sicurezza pubblica”. Una dimenticanza: “l’area si qualifica quale bene paesaggistico di interesse archeologico”!

Visto che i “lavori di messa in sicurezza delle sponde del fiume Velino nel tratto della Città di Rieti, compreso tra la località Ponte Cavallotti e lo sbarramento del Consorzio di Bonifica” realizzati dall’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo – ARDIS della Regione Lazio nel 2012 e collaudati nel febbraio 2013, a fronte di una spesa complessiva di € 1.700.000,00, non hanno raggiunto il risultato, difatti nel dicembre del 2013 l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere (Direttiva CE 60/2007 e D.Lgs. 49/2010) ha individuato il rischio molto elevato R4 per la gran parte delle aree golenali del fiume Velino nel tratto urbano della Città di Rieti, in particolare in sponda destra, a monte e a valle del Ponte Romano, in corrispondenza di via San Francesco, Largo Fiordeponti e via dellaVerdura.

Signor Sindaco, chieda all’Autorità di Bacino del Fiume Tevere di dichiarare ufficialmente sicuro, producendo atti, studi e cartografie, l’alveo di piena del f. Velino…e allora tutti i Cittadini di Rieti potranno godere dell’alveo del f. Velino e del Parco Fluviale, spazio pubblico accessibile e fruibile a tutti gratuitamente e senza scopi di lucro, o pensa veramente che le birrerie, i pub, i bar e l’alcool…qualificano la Città ?!

Signor Sindaco, quale Autorità Sanitaria, le ricordo la situazione sanitaria del pub John Silver: mancanza di servizi igienici per oltre cento persone e presenza di ratti. Il Direttore Generale Dott.ssa Laura Figorilli ha dichiarato che “la questione è molto delicata” (!), il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Dott. Angelo Toni mi ha di fatto negato l’accesso agli atti relativi al sopralluogo effettuato dal Dipartimento in data 10 aprile 2015 presso il pub John Silver: l’istanza “potrà essere riscontrata al termine dell’adozione del provvedimento conclusivo” ! eppure il verbale ASL di Rieti della visita ispettiva al Pub John Silver, del 5 agosto 2014, recita testualmente “…al momento non si rilevano inconvenienti igienico sanitari…”!

La Legge 17 agosto 1942, n. 1150 all’articolo 31 comma 2 recita “Per le opere da costruirsi da
privati su aree demaniali deve essere richiesta sempre la licenza del Sindaco”. Le chiedo: è sufficiente la CIL per interventi di edilizia libera senza la licenza del Sindaco, ove il il D.P.R. 6 giugno 2001, n.380 all’articolo 6 (Attività edilizia libera), comma 1 e comma 2, recita: 1. Fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42…? È possibile scaricare 20 m3 di “terreno” in area demaniale senza la licenza del Sindaco? E’ possibile allestire l’impianto elettrico fisso e interrato in area demaniale senza la licenza del Sindaco? E’ possibile mantenere opere e infrastrutture temporanee oltre i 90 giorni stabiliti dal DPR 380/2001?

E infine la invito a meditare sulla frase da lei pubblicata sulla pagina istituzionale del Comune di Rieti “Nonostante ciò non mi sono mai sentito stanco di combattere le ingiustizie, l’interesse personale e il clientelismo.”!

Ah! dimenticavo il verbale della Polizia Municipale per le lenzuola stese fuori della linea del parapetto di balcone prospicienti gli spazi ed aree pubbliche, art. 32 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Rieti, ho chiesto di essere sentito da lei per chiarire un concetto: l’area demaniale ancorché data in concessione, per altro inibita al passaggio delle persone, non è uno spazio pubblico.

Signor Sindaco, l’aspettiamo a cena a via della Verdura 10/A”. Foto: RietiLife ©

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