CRISI SENZA FINE: 97 LICENZIAMENTI ALLA STIM DI GROTTI

Una nuova crisi per il mondo del lavoro reatino. È stata avviata la procedura per il licenziamento collettivo dei 97 dipendenti della Stim, Società termo impianti metano di Grotti. La decisione è stata comunicata dall’azienda ai sindacati nella sede romana di Federlazio e il motivo della crisi è la mancanza di liquidità derivante dalla rottura dei rapporti con il subappaltatore principale, Italgas. In una nota congiunta Fim, Fiom e Uilm rivelano che “l’amministratore ha illustrato alla delegazione sindacale lo stato dell’azienda, dichiarando che alla data odierna la società non è ancora in liquidazione e contestualmente ha confermato le ragioni per cui la Stim ha proceduto ai 97 licenziamenti collettivi”.

Sindacati che aggiungono di aver “richiesto con forza il pagamento di tutte le spettanze arretrate, gli stipendi che da febbraio in poi i Lavoratori non hanno percepito, prendendo atto della dichiarazione dell’Amministratore di una sostanziale mancanza di liquidità. La delegazione di Fim Fiom Uilm ha chiesto l’attivazione di una Cigs in alternativa ai licenziamenti anche in attesa dei ricorsi nei confronti del Tar Lombardia, strumento che garantirebbe anche un aiuto economico nei confronti dei lavoratori messi in gravissime difficoltà dalle scelte sbagliate dell’imprenditore”.

Foto: RietiLife ©

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