FIERA DI OSTERIA NUOVA, DOMENICA 5 LUGLIO UN NUOVO APPUNTAMENTO

(di Elisabetta Faraglia) Si avvicina lo storico appuntamento della “Fiera di Osteria Nuova” che anche questa domenica, 5 luglio, nel territorio del comune di Frasso Sabino, vedrà l’ampio mercato contenere più di 300 operatori e oltre 20mila visitatori provenienti da tutta la regione. Un appuntamento che dal 1955 si ripete ogni prima domenica del mese. La “ripetizione”, in questo caso, diventa elemento positivo perché equivale alla “sopravvivenza” di una tradizione attraverso una gestione che, tuttavia, sa guardare al nuovo. All’interno del Campo Boario si snoda il mercato di bestiame e merci con la sua vasta gamma di prodotti del settore: macchinari agricoli, capi d’abbigliamento, utensili da lavoro, specialità gastronomiche per continuare con le numerose varietà di animali di bassa corte, bovini, equini e suini. Di più recente nascita è il Mercato agricolo all’interno della Piazza del Contadino (dopo l’area degli animali), iniziativa resa possibile  dalla collaborazione tra Arsial, Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Rieti, Camera di commercio di Rieti, Comune di Frasso Sabino, Apa, Adiconsum, Confcooperative e Lega coop, Slow Food, Confagricoltura e Cia,. Quest’ultimo si svolge contemporaneamente alla Fiera tradizionale diventando parte di un itinerario nel quale scoprire e degustare i prodotti dei circa 60 produttori ed artigiani che fanno vendita diretta. All’interno di questa grande “piazza” si è voluto dare spazio alla creatività e alla cultura enogastronomica coinvolgendo tutte le fasce d’età: laboratori per i bambini, esposizione del prodotto del mese, degustazioni, conferenze tematiche, musica e iniziative che aprono le porte sugli incantevoli scenari della Sabina.  Rieti e Provincia, infatti, hanno risorse tali da consentire un vero rilancio turistico del territorio. Da questa consapevolezza è nato il progetto “Territori capaci di futuro: cibo turismo cultura in Provincia di Rieti”, progetto finanziato dal bando di Expo 2015 nel Lazio e che coinvolge la Comunità Montana Salto-Cicolano, la Comunità Montana Turano, l’Istituto alberghiero di Rieti IPSSEOA Costaggini, i comuni di Frasso Sabino, Petrella Salto, Rocca Sinibalda, Colle di Tora, Longone Sabino, Fiamignano, Borgorose, Marcetelli, Varco Sabino, Concerviano, Pescorocchiano, Rivodutri, la Provincia di Rieti, la cooperativa sociale Campagna Sabina, l’azienda Ferrari Farm, la CNA di Rieti, le associazioni di produttori e le associazioni culturali e sociali come l’ ARCI Rieti e OZU di Monteleone Sabino. Se a Milano l’Expo diventa la piattaforma di un confronto di idee e di progetti agroalimentari innovativi su scala mondiale; nella Provincia reatina si vuole applicare la stessa logica: unirsi per far rete e crescere secondo l’idea di un futuro sostenibile. Dunque dal primo maggio 2015 fino al 31 ottobre i territori, attraverso una strategia che mira innanzitutto alla tutela della biodiversità alimentare, hanno proposto invitanti pacchetti che consentono ai turisti ma anche ai residenti di conoscere la cultura e i sapori di ogni località. In questo momento di deficit economico diventa decisiva soprattutto la crescita culturale di coloro che vivono il territorio. Che cosa significa? Diventare consapevoli delle grandi ricchezze e potenzialità del territorio sabino perché, aldilà del ruolo che si ricopre, siamo tutti fruitori dello spazio che ci “ospita”. Con “Territori capaci di futuro” sono state tante le azioni messe in campo e gli eventi programmati, tra questi gli “itinerari” organizzati all’interno della fiera di Osteria Nuova (Piazza del Contadino), itinerari nei quali poter partecipare ai laboratori e agli approfondimenti tematici, degustare prodotti tipici e, per chi volesse rimane, concludere con il pranzo preparato dagli chef dell’Istituto Alberghiero insieme ai ristoratori locali. Questa domenica spazio al prelibato pesce d’acqua dolce dei laghi del Salto e del Turano.  Foto (archivio) RietiLife ©

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