IL REATINO PANETTI AL CAMPIONATO MONDIALE DI MAGIA DI RIMINI

Il reatino Rino Panetti parteciperà al Mondiale di magia che si terrà a Rimini. Questo il suo racconto.

Ci sono eventi che capitano una volta nella vita…se e quando capitano.

Eventi come può essere un mondiale di magia in Italia, manifestazione assimilabile a un mondiale di calcio o a un’olimpiade:  si svolge da oltre 60 anni, ogni 3 anni. Per la prima volta, dal 6 all’11 luglio 2015, la sede del mondiale sarà in Italia (Rimini).

Sono eventi a cui ogni prestigiatore, sin da piccolissimo, sogna di prendere parte in modo attivo (non solo da spettatore): vedere il suo nome tra il ristretto numero di coloro che compariranno nel cartellone della più importante manifestazione magica mondiale, capace di raccogliere 3-4mila addetti ai lavori da ogni parte del pianeta.

Ebbene, con un pizzico di orgoglio e immensa soddisfazione, questo è quanto accaduto a me. Accanto ai grandi nomi di questa nobile arte, ci sarà anche il mio, in quel cartellone.

Di più: il mio “momento” è stato collocato proprio all’interno di un pomeriggio speciale che vedrà anche all’opera il più grande mago italiano di sempre: Silvan.

Lo ammetto: l’idea di salire sul palco della sala più prestigiosa del Palazzo dei Congressi di Rimini, al cospetto di migliaia di personaggi artistici e, tra questi, tutti i più grandi illusionisti al mondo, mi elettrizza e in parte intimorisce. Lo considero però il coronamento di un percorso avviato da piccolissimo, quando passavo interminabili ore, ogni giorno, davanti allo specchio a provare e riprovare, nella piccola casa al centro di Rieti.

Sono convinto di una cosa (e per me si tratta di una lezione di vita fenomenale che cerco di diffondere nei giovani): quando passano simili occasioni (uniche, come un mondiale in Italia), o ti trovano già preparato o poi non c’è più tempo per ‘salirci’ in corsa. Ecco che allora ciò che conta è quanto hai lavorato bene in precedenza e come lo hai fatto. La nostra vita è una continua semina, i cui frutti possono arrivare anche dopo molto tempo. Ma se non si semina, non ha senso poi recriminare quando l’occasione passa e sfuma.

 

In tutti questi anni ho così fuso la magia con le altre mie attività: il management, la formazione, la creatività, la leadership.

Questo mi ha portato nel tempo a vivere nell’intersezione di discipline diverse e, così, a conseguire risultati frutto di contaminazioni: vincere un premio letterario internazionale con un racconto, vincere un premio a Saint-Vincent per la migliore idea magica dell’anno, essere docente (da tre anni) a La Sapienza con i miei WorkShoW e LearningLab esperienziali, pubblicare un saggio (“Management by Magic”) che è andato ogni più rosea aspettativa.

Per il mondiale di magia 2015, ecco così cosa è accaduto:

all’aggiudicazione dell’organizzazione all’Italia (avvenuta nel 2012), ho avuto l’onore di essere stato scelto da Walter Rolfo, Presidente di Masters of Magic (associazione che si è aggiudicata l’organizzazione di questo mondiale), per un progetto “speciale”:  seguire da vicino il cammino dell’Italia verso il mondiale, seguirne ogni passo e ricavarne un libro che esaltasse la creatività, la leadership, il senso del magico, le capacità manageriali di un team fantastico (quello di Masters of Magic), così come quello dei più grandi artisti italiani (personaggi come Arturo Brachetti, Gabry Ponte e tanti altri) e di imprenditori di fama mondiale (uno su tutti: Stefano Grandi, ideatore di Gaya Gelato, un progetto internazionale che sta stravolgendo il settore del gelato iniziando da Bali).

Sono iniziati così più di 24 mesi di incontri in tutta Italia, al cospetto di vere eccellenze mondiali, con i quali ogni volta il rapporto è andato al di là del puro lavoro, fino a scavare nelle loro intelligenze razionale, emotiva e spirituale.

Un libro nato dalle contaminazioni della mia vita, in cui ho fuso tutte le mie discipline (management, pensiero creativo, leadership, illusionismo) e che avrà anche un altro primato:

sarà il primo libro italiano che parlerà della più evoluta metodologia per la leadership e la creatività nata nel MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston: Theory U. Ne parlerà in modo intuitivo e immediato, grazie proprio all’arte magica e alle altre contaminazioni presenti. 165 pagine piene di suggestioni.

Subito l’editore mi ha comunicato che uscirà anche in inglese, così da diffonderlo in maniera capillare nel mondiale e poi a livello accademico.

Presentata una bozza a un docente dell’Università eCampus (Facoltà di Ingegneria gestionale), pochi giorni dopo mi ha comunicato che lo inserirà tra i suoi libri di riferimento per gli studenti (insieme al precedente).

 

E così ora, nel mondiale di magia, la prima presentazione ufficiale, in una cornice veramente “magica”.

Foto (archivio) RietiLife ©

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