RIETI CITTÀ AMICA DEI BAMBINI, AL REPARTO DI PEDIATRIA 30 LIBRI DI FAVOLE

Lunedì 18 maggio alle 12.30, nell’ambito degli eventi di “Rieti Città Amica dei Bambini”, l’assessore alle Politiche Socio-sanitarie, Stefania Mariantoni, e la consigliera con delega alle Pari opportunità, Pamela Franceschini, consegneranno al reparto di Pediatria dell’ospedale De Lellis di Rieti, alla presenza del primario dott.ssa Franca Faraoni, 30 copie del libro “Favole dell’attesa”.

Il libro è legato al progetto editoriale “Segui il cuore” che coincide con un esperimento d’amore: acquistando un libro, porti a casa la tua copia e aiuti a regalarne un’altra a un reparto di pediatria di un ospedale italiano. Un’operazione no profit, che si basa sull’autofinanziamento. Che significa? Significa che gli autori hanno donato racconti e immagini e l’editore si impegna a reinvestire il ricavato della vendita di ogni copia nella pubblicazione di nuovi volumi da distribuire gratuitamente negli ospedali.

Il progetto “Segui il cuore” nasce dal desiderio di Vincenzo Federico, che in una sala d’attesa di chemioterapia, scambiando sms con sua sorella Margherita, esprime un desiderio: “In ospedale ci dovrebbero essere dei libri, per tenere compagnia ai pazienti, aiutarli ad evadere e ad affrontare la malattia con ottimismo”. Dal sogno di Vincenzo nel 2013 è nato Racconti in sala d’attesa, 12 racconti brevi donati a oltre 60 ospedali. E il progetto continua a crescere.

Non importa l’età che hai, grande o piccolo che tu sia, se devi rimanere un po’ di tempo in un letto di ospedale i minuti, le ore, i giorni non passano mai. In corsia ci sono tanti dottori e molte medicine, ma a volte non bastano… perchè la testa è piena di pensieri bruttissimi. E per i pensieri bruttissimi non esistono medicine. Per fortuna, però, esiste un trucco che è quasi come una super pillola che tutto può: inventare storie e portare la testa e il cuore molto lontano.

Le favole dell’attesa sono scritte per i bambini di tutte le età. Sedersi sulla sponda di un letto e leggere “insieme” una favola, vuol dire regalare tempo, affetto, attenzioni a una persona cara.

La sfida è portare le favole in quanti più ospedali è possibile in un lungo e instancabile tour, grazie alla disponibilità di medici, direttori sanitari, infermieri, addetti alle relazioni esterne, genitori, associazioni. Ma non solo. Questo progetto nasce anche per portare la lettura e i libri dove c’è tempo per leggere: scuole, asili, ludoteche, supermercati (perchè no), tutte le sale d’attesa per chi parte e chi arriva, le stazioni, gli aeroporti. Le favole saranno in ogni posto dove c’è un bambino e dove c’è lo spazio per sedersi, aprire un libro e iniziare un’avventura che porti lontano, per poi tornare nel proprio presente un po’ più forti e meno soli. La lettura come diritto, come difesa, come strumento per crescere e lottare anche contro cose più grandi di noi, come la malattia o la solitudine.

Io non so scrivere favole, né racconti, faccio il dottore in un grande ospedale pediatrico, so con certezza, però, che quando un volontario o una mia infermiera o un mio collega si avvicina a un bambino con un libro si realizza un incantesimo. Buona lettura bambini…(Paolo Siani). 

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