GEOLOGI DEL LAZIO, SUMMIT A RIETI / IL TERMINILLO TRA I TEMI TRATTATI

Ieri il Consiglio dell’Ordine dei Geologi del Lazio si è riunito a Rieti incontrando gli iscritti in un ricco, quanto animato confronto. Tra gli argomenti iniziali si è affrontata la valutazione di legittimità del bando sulle istruttorie relative al vincolo idrogeologico emesso dall’Amministrazione provinciale di Rieti, ritenuto corretto dal legale dell’Ordine, ma per il quale il Presidente ha rinnovato l’invito ai partecipanti a mantenere sempre un comportamento deontologicamente adeguato, a prescindere dal corrispettivo economico. Si è parlato inoltre, del nuovo disegno di legge che introduce sanzioni salate in mancanza del possesso di POS, che è ritenuto dall’Ordine un ennesima vessazione e contro il quale si intende avviare una protesta civile. Ospite dell’incontro, il sindaco di Leonessa e presidente del consorzio “Smile” Paolo Trancassini, che ha esposto il progetto di sviluppo del Terminillo, che vanta il successo politico di aver messo fine ad anni di campanilismo tra i quattro comuni ricadenti nell’area montana (Rieti, Cantalice, Micigliano e Leonessa). Questi comuni oggi si ritrovano consorziati nell’intento condiviso del rilancio del territorio. Punto nodale del piano di sviluppo è si è rivelato l’aumento del comprensorio sciistico grazie allo scavalco Terminillo-Leonessa, gestito insieme all’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, in quanto non esiste collegamento invernale tra i due comuni, obiettivo che Trancassini ha dichiarato di voler raggiungere nel massimo rispetto ambientale e nel modo più partecipato possibile. È intervenuto poi il geologo Riccardo Massimiliano Menotti, che ha esposto alcune criticità tecniche relative allo scavalco Terminillo-Leonessa, in quanto l’attraversamento dell’area denominata Jaccio Crudele presenta rischi di crolli, scivolamenti e ribaltamenti di materiale roccioso, problematica che richiede maggiori studi per la messa in sicurezza o ricerca di soluzioni alternative. Ad apportare il contributo conclusivo è stato l’ingegnere Ambientale e del territorio Rodolfo Tisi, il quale, riferendosi al progetto di sviluppo del comprensorio montano reatino, ha illustrato la necessità di investire in una metodologia condivisa, unendo tutte le forze in campo e perseguendo uno sviluppo sostenibile delle aree montane ad alta vulnerabilità, per le quali non esiste un manuale da seguire ma lo studio delle interazioni tra tutte le situazioni presenti sul territorio, analizzando sia il sistema ambientale che quello sociale. Nel dibattito che ha seguito gli interventi, l’ex presidente dell’Ordine Fabrizio Millesimi ha sottolineato come alcuni aspetti del progetto presentato da Trancassini abbiano trovato unanimità politica ma si prestino a critiche di natura “filosofica” relativamente alle reali potenzialità di puntare sulla vocazione sciistica della montagna, nonché di natura tecnica per la necessità di mitigare il rischio frana nell’area di Jaccio Crudele. Soddisfatto della giornata il presidente dell’Ordine dei geologi Roberto Troncarelli: “Abbiamo esposto un quadro completo sulla questione del Terminillo grazie all’apporto politico, tecnico e di metodo dei relatori, e auspichiamo che da questa giornata si possa partire per una riflessione approfondita che scaturisca nella ricerca di soluzioni condivise che favoriscano lo sviluppo turistico ed economico di un territorio senza tralasciare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza di chi ne fruisce. L’Ordine del Geologi del Lazio prosegue la sua politica di incontro con i territori grazie a questi passaggi frequenti nelle province ed auspichiamo per il futuro un maggiore coinvolgimento dei geologi nelle scelte “politiche” ed una nostra maggiore presenza nei tavoli tecnici istituzionali”. Foto: OGL ©

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