NARNI: “IL CENTRO D’ITALIA SIAMO NOI” / LA POLEMICA SUL TG1

(di Matteo Carrozzoni) Ci sono luoghi che puntano sul turismo e per darsi maggiore lustro sono disposti a “scippare” titoli che appartengono ad altre realtà. È il caso di Narni, che si candida a centro geografico d’Italia nonostante questo sia da sempre attribuito alla città di Rieti e ivi collocato in piazza San Rufo, dove campeggia una lapide riportante la dicitura in tutte le lingue, nonché la famigerata “caciotta”, scultura simbolo della centralità e da sempre poco amata dai cittadini di Rieti.

La notizia di Narni era stata lanciata dall’Ansa (leggi) e approfondita ieri sera dal Tg1 (guarda il servizio). In principio fu il deputato del Pd Giovanni Burtone, che nel marzo del 2013 presentò una proposta di legge per attribuire la denominazione di “città del presepe” al comune di Grassano, in provincia di Matera, nel tentativo di sottrarla a Greccio, in questi giorni invece la giunta comunale del borgo umbro ha deciso di collocare la segnaletica che indica la centralità geografica a ponte Cardona, secondo alcuni esperti a poca distanza da quella che, secondo i calcoli dello studioso amatoriale perugino Giuseppe Angeletti, sarebbe l’esatta ubicazione del centro della penisola.

Ancora una volta quindi il territorio reatino assiste al tentativo di depauperamento delle proprie vocazioni, come è già stato per la sede aeroportuale e per i campionati del mondo di volo a vela nel 2003. Immediata la protesta sui social network, dove molti reatini hanno invocato una presa di posizione dell’amministrazione comunale, citando ad esempio la reazione della comunità di Amatrice e del sindaco Pirozzi in difesa del piatto tipico snaturato dal noto chef televisivo.
A cogliere la palla al balzo è il consigliere comunale di maggioranza Bernardino De Marco, che ispirato dai commenti ad un suo post di denuncia della vicenda, raccoglie l’idea di richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario da svolgersi proprio in piazza San Rufo, per affrontare istituzionalmente il tentativo di “furto”, magari proponendo un maggiore sfruttamento del centro d’Italia ai fini turistici, decisamente sottovalutato negli anni e che in realtà si dimostra di far gola a chi ne ha immaginato le potenzialità come attrattiva turistica. Foto: RietiLife ©

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