CHRISTIAN D’URSO, LA ROMA PRIMAVERA SI AFFIDA AD UN REATINO A CENTROCAMPO

Classe 1997, reatino doc. È Christian D’Urso, giocatore della Roma Primavera che nelle passate edizioni è venuto a Rieti con la sua squadra per giocare la Scopigno Cup. Stamattina La Gazzetta dello Sport gli dedica ampio spazio, cogliendo anche le impressioni di mister De Rossi. 

(Da La Gazzetta dello Sport, ed. Roma – Francesco Oddi) Se a gennaio la Roma non ha effettuato movimenti in entrata per la Primavera – contro i 4 di un anno fa, Berisha, Vestenicky, Tibolla e Marin – è anche merito della crescita di Christian D’ Urso, vera rivelazione di una stagione in cui si pensava che la rosa a disposizione di Alberto De Rossi, ricca di difensori centrali, ed esterni d’ attacco, fosse un po’ corta sulla mediana (dove l’ albanese Ndoj, arrivato a parametro zero dopo il fallimento del Padova, non ha convinto). E il tecnico giallorosso ha risolto il problema cambiando ruolo a uno di quelli che avrebbero passato la stagione tra panchina e tribuna: con Verde e capitan Ferri sulle ali restano fuori due talenti come Di Mariano e Lorenzo Di Livio, uno come D’ Urso – che del figlio dell’ ex giocatore di Juventus e Fiorentina è sempre a lungo la riserva, da quando venne preso dal Rieti nel 2007, per i Giovanissimi Nazionali – non avrebbe avuto speranze. Da interno destro, nel 4-3-3, tutt’ altra vita. VOGLIA D’ IMPARARE «La qualità principale del ragazzo – spiega De Rossi – è la voglia di imparare e migliorarsi, l’ attenzione e l’ applicazione nell’ imparare i nuovi momenti. È questo che mi ha convinto a provarlo in quel ruolo: sta imparando a leggere le traiettorie, a trovare i tempi giusti, ma mantenendo quel cambio di passo incredibile che aveva già da esterno d’ attacco». Un cambio di passo che gli consente di arrivare molto spesso primo sul pallone, concedendosi anche qualche inserimento in attacco: già due gol, entrambi in Coppa Italia, l’ ultimo la scorsa settimana a Zingonia, uno dei campi storici del calcio giovanile italiano, sbloccando con un colpo di testa la semifinale di Coppa con l’ Atalanta. Il 21 ottobre, contro il Bayern Monaco, l’ esordio da titolare, da allora non è più uscito: sommando campionato, Coppa Italia e Youth League, a gennaio già giocato più minuti rispetto all’ intera esperienza con gli Allievi Nazionali. E del gruppo dei ’97 è quello che ha giocato di più: lui che nei mesi scorsi della scorsa stagione non era neppure certissimo di essere tra i confermati. Foto (archivio) RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email